La battaglia conto l’illegalità prosegue in Italia da nord a sud con le forze dell’ordine impegnate a garantire un gioco più sicuro in tutta la Penisola.
Come si legge sul sito della Guardia di finanza, le Fiamme gialle di Livorno, a seguito di alcune segnalazioni, hanno individuato un minore che, appena uscito da un esercizio, aveva in mano la ricevuta di una giocata appena fatta da lui per una partita del campionato di calcio.
La prosecuzione del controllo all’interno del locale ha confermato il comportamento irregolare da parte del punto scommesse dal momento che è vietato far giocare i minori. I militari hanno quindi contestato al titolare dell’attività la violazione alla legge che prevende una pesante multa amministrativa di oltre 6mila euro, nonché la sanzione accessoria della chiusura dell’attività da un minimo di 10 ad un massimo di 30 giorni.
A Prato invece sempre la Guardia di finanza ha avviato un controllo insieme ai funzionari dell’Agenzia delle dogane e monopoli in un locale situato nella zona del Macrolotto, formalmente registrato quale internet-point, ma di fatto allestito come sala per il gaming online.
Subito dopo l’accesso i Finanzieri hanno potuto constatare l’utilizzo di 65 postazioni di pc, tutte collegate a note piattaforme online di giochi di ruolo. Dalle indagini è emerso che tutti i Pc riportavano il medesimo device-code e lo stesso numero di licenza Microsoft per ogni sistema operativo installato.
Inoltre, su tutti i dispositivi risultava installato un applicativo appositamente realizzato per by-passare i controlli di genuinità della licenza operati in automatico da Microsoft al momento della connessione ad Internet. I militari pertanto hanno disposto il sequestro di 68 pc per violazione della legge sul diritto d’autore.
Ieri, 22 novembre, il questore di Venezia ha sospeso la licenza di attività di un pubblico esercizio di Jesolo per 15 giorni. Come si legge sul sito della Polizia, il provvedimento di natura cautelare è stato adottato in seguito ai numerosi elementi raccolti da cui è emerso che il locale era divenuto luogo frequentato da pregiudicati.
Nel corso dei controlli è inoltre emerso come il titolare del locale avesse violato in diverse occasioni le prescrizioni di legge che disciplinano gli orari di chiusura dell’attività. In questo modo avrebbe favorito la prosecuzione delle attività di gioco in orario notturno, a porte chiuse, con il chiaro intento di eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Sempre nella giornata di ieri il questore di Novara ha disposto la chiusura per cinque giorni dell’esercizio commerciale di una sala Vlt e tabacchi nella città. L’ordine di sospensione della licenza si è reso necessario in seguito ad una segnalazione dell’Agenzia delle dogane e monopoli. Al momento del controllo in sede non erano presenti i soggetti autorizzati con licenza del questore allo svolgimento dell’attività di sala giochi e scommesse.