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Convegno Adm, Terzo settore: 'Non siamo luogo di bontà, ma settore strategico'

17 marzo 2022 - 11:32

Intervenendo al convegno di Adm i rappresentanti di Cri e Forum Terzo settore sottolineano la necessità di una revisione normativa e fiscale del dono.

Scritto da Daniele Duso
Convegno Adm, Terzo settore: 'Non siamo luogo di bontà, ma settore strategico'

Roma - A margine delle celebrazioni dell’anniversario dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli tenutesi oggi, 17 marzo, interviene anche Francesco Rocca (nella foto), presidente della Croce rossa italiana. "La Croce rossa ha una dimensione ontologica, legata ai conflitti armati", esordisce, "ma siamo sempre presenti anche a livello sociale, di vicinanza alle proprie comunità con una presenza forte a livello territoriale. Abbiamo 158 anni di storia, 150mila volontari, 700 comitati sul territorio.

"La Croce rossa sta dando un grande contributo nell’attenzione all’individuo, alle fragilità del singolo, e mi auguro che altre realtà di seguano, e che anche il ministero dell’Economia riveda la dimensione del dono, anche nei suo aspetto fiscale.

Lo Stato non arriva dappertutto, mentre Croce rossa e tante associazioni creano quella rete fa la differenza nella vita degli individui. Non si è mai quantificato il valore che questo mondo riesce a dare".

 

Al Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, il compito di spiegare il motivo del coinvolgimento del mondo agricolo con il Terzo settore. "In realtà il mondo agricolo c'entra sempre tantissimo perché il lavoro che noi stiamo svolgendo però ad esempio con il presidente Ghirelli che ci ha fatto entrare nel tessuto dei settori giovanili, è di educazione alla vita sociale, educazione al rispetto delle regole, e ci ha consentito di entrare nel tessuto dei settori giovanili. Ma penso anche ad altre iniziative come quella con il presidente Gravina", continua Prandini, "sul tema dell’educazione alimentare, che ci hanno portato a creare meccanismi per arrivare a raccogliere partecipazione di cittadini, in termini di disponibilità del prodotto, per donarle poi a persone in difficoltà. Questo grazie alla rete di Campagna Amica, che è una serie di piccoli coltivatori, che hanno saputo dimostrare nel quotidiano quello che si poteva fare nei confronti dei soggetti più deboli.

"Stiamo lavorando con il ministro Orlando per semplificare le norme per l’assunzione di tante persone svantaggiate. Mai come in questo momento dobbiamo parlare in termini trasversali, capire quello che possiamo fare tutti assieme per dare risposte significative alla collettività. Dando cibo si dà una risposta concreta e non crei cittadini di serie A e altri di serie B. L’alimentazione è alla base di tutto, ritornare alla corretta conoscenza del cibo è alla base di un’ottima qualità della vita. L’agricoltura deve essere anche riscoperta su un tema anche di carattere sociale".

 

Nel suo intervento, Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo settore, spiega che "oggi c’è una consapevolezza del ruolo strategico del terzo settore. In questo senso va anche il nostro rapporto con Adm, che non è solo un rapporto buonista, di donazioni, ma più strutturale, basato su modalità di cooperazione.

Spiega Pallucchi che "oggi dobbiamo dirci quanto è importante collaborare per superare le disuguaglianze, per superare uno dei principali freni del benessere collettivo. Il terzo settore opera nella cornice costituzionale che spinge a superare gli ostacoli al pieno sviluppo della persona. Dobbiamo lavorare sulle disuguaglianze e sul diritto al benessere delle persone.

"La solidarietà oggi ha una necessità molto forte di essere normata adeguatamente. La solidarietà è anche un investimento: quando si parla di agire sulle disuguaglianze bisogna fare in modo che si dia di più a chi ha meno. La parola cardine è cooperare, il terzo settore è dentro all’evoluzione di una riforma che si basa sull’amministrazione condivisa, in una filiera che vede cooperare più soggetti.

Tuttavia, continua la portavoce del Forum Terzo settore, "ancora c’è uno scarto tra il riconoscere l’importanza del terzo settore senza vederlo come il settore della bontà, ma un settore strategico. Moltissime persone fanno sport nei piccoli comuni grazie al terzo settore, ad esempio. Noi necessitiamo anche di norme fiscali che ancora non si vanno definendo, perciò ci aspettiamo di diventare un elemento riconosciuto anche nelle caratterizzazioni formali del terzo settore".

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