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Peirone (Istituto Friedman): 'Gioco, regole uniformi e lotta a illegalità'

30 settembre 2021 - 08:52

Al convegno sul gioco legale, Peirone (Istituto Friedman) chiede regole uniformi e nazionali per il settore, l'aggiornamento di tecnologie e concessioni, la lotta all'illegalità.

Scritto da Cesare Antonini
Peirone (Istituto Friedman): 'Gioco, regole uniformi e lotta a illegalità'

Roma - “La mia frustrazione è dovuta al fatto che le aziende del gioco non sono trattate come imprese vere e proprie o vengono tenute ai margini. Il gioco lecito è considerato in maniera sbagliata perché è un settore vero e proprio per l’economia con molte eccellenze al suo interno. L’istituto Rockfeller Foundation ha scritto un rapporto sullo sviluppo tecnologico e ipotizzò proprio una pandemia mondiale come motore. Ora ci interessano gli sviluppi di quello studio e le previsioni mettevano in mano allo Stato le imprese e l’economia. Una fase di stallo che si sarebbe potuto interrompere solo con il ritorno all’economia gestita dalle aziende. Sta accadendo quello in Italia. Il settore del gioco, invece, vuole camminare con le sue gambe ed è pronto ad affrontare tutte le sfide”.

 

Lo afferma Dario Peirone, direttore generale dell’Istituto Milton Friedman, in apertura del convegno “Gioco legale: la necessità di riordino”, organizzato proprio dall'istituto, oggi, giovedì 30 settembre a Roma.

 

“Cosa accade nel mondo? Nel Regno Unito uno studio potrebbe finire nelle scuole per far capire come si può utilizzare al meglio il gioco e le sue strategie. Il trattato si chiama 'Gambling a teaching resource to promote resilience'.
Io vengo dal Piemonte e la legge regionale della Giunta Chiamparino ha dimezzato il settore secondo i nostri dati e della Cgia di Mestre. I dati sono stati contestati addirittura dalle fonti regionali e questo è quello che accade anche in tante altre regioni. Ma va rimarcato che il gettito del gioco legale paga un anno di reddito di cittadinanza. Intanto festeggiano quelli del gioco illegale e l’online che è aumentato”, sottolinea Peirone.
 
Per questo siamo qui con delle proposte: predisporre una normativa nazionale e non avere più tante leggi regionali che discriminano la libertà di impresa e favoriscono la disparità di trattamento. Aggiornare i sistemi tecnologici. Cambiare lo strumento concessorio che si invecchia rispetto alla velocità di evoluzione di domanda e offerta del mercato. Abbandonare il sistema dei distanziometri rivelatisi inefficaci. Introdurre un elenco tassativo a livello nazionale sui luoghi sensibili. Avviare una regolamentazione uniforme degli orari di gioco di slot e Vlt. Il contrasto all’illegalità poi è il punto centrale. Inoltre, è necessario varare protocolli operativi e preventivi per scongiurare lunghe chiusure dei negozi di gioco e aumentare la lotta al gioco minorile”, afferma il direttore generale dell’Istituto Milton Friedman.
“Un inciso: si polemizza e discute sul green pass ma la tessera sanitaria per giocare è forse la più grande violazione di una libertà personale cui il settore, però, si è sempre adeguato”.
 

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