Enada Rimini, Distante (Sapar): 'Ruolo del gestore centrale, serve il riordino'

Rimini - “A dicembre abbiamo festeggiato i 60 anni di Sapar e oggi i 35 di Enada. Siamo sempre andati avanti nonostante le difficoltà. Ringraziamo le istituzioni presenti perché è importante per noi confrontarci con le forze dell’ordine, fondamentali per il lavoro che facciamo”.

Con queste parole Domenico Distante, presidente dell'associazione Sapar, saluta l’apertura ufficiale della 35esima edizione di Enada, in calendario alla Fiera di Rimini da oggi, 14 marzo, fino al 16.

Intervento nel quale anticipa alcuni dei temi che saranno trattati nel  convegno organizzato da Sapar sul tema “Il ruolo strategico della distribuzione territoriale e della filiera nel sistema concessorio italiano. Emergenza Marche e non solo”, in programma oggi.

“Il nostro panel rappresenta il senso della collaborazione con tutte le associazioni perché da soli non andiamo da nessuna parte. Anche nel periodo del lockdown siamo riusciti a parlare e concertare le azioni per riaprire il settore. Siamo ancora in regime di proroga, abbiamo visto la nuova delega che va modificata e ha dei problemi. Abbiamo già parlato col Governo e con il nuovo direttore generale Adm Roberto Alesse.  Il ruolo del gestore è sempre più strategico e fondamentale. Ora la speranza è il riordino perché continuiamo a doverci divincolare tra leggi differenti tra regione e regione e città e città.  Il distanziometro ha fatto proliferare il gioco illegale e va modificato. Al convegno di oggi parleremo di tutto questo. Un desiderio per il futuro? Vorrei veder scomparire la demagogia che è avversa al gioco pubblico di Stato”. 

A sancire l'inaugurazione di questa nuova edizione di Enada è anche Corrado Peraboni, amministratore delegato di Ieg – Italian exhibition group, società che gestisce la Fiera di Rimini. “Enada è l'unica manifestazione che non si è mai fermata neanche durante la pandemia. La sua longevità è dovuta ai cambiamenti e agli adattamenti al tempo che passa e al mercato che si evolve. Non si può prescindere da aziende e associazioni per rappresentare il settore. Questa è una fiera organizzata a quattro mani. Fondamentale è pensare anche in networking”.