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Entrate tributarie, nei primi 9 mesi del 2023 dal gioco quasi 200 milioni più del 2022

16 novembre 2023 - 09:47

ll Rapporto sull'andamento delle entrate tributarie e contributive per i primi 9 mesi del 2023 registra 5,1 miliardi di entrate dal gioco, circa 200 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2022.

Scritto da Redazione
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Nei primi nove mesi del 2023 le entrate di lotterie e altre attività di gioco ammontano a 5.146 milioni di euro registrando un aumento pari a 199 milioni di euro, pari a un +4 percento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il dato emerge dalla lettura del Rapporto sull'andamento delle entrate tributarie e contributive redatto dal Dipartimento delle finanze e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

A memoria dei lettori, la Ragioneria generale dello Stato ricorda che dall’anno 2023 sono state introdotte alcune modifiche ai criteri di classificazione tra entrate tributarie e entrate extratributarie. In particolare il capitolo relativo al gioco del lotto che fino al 2022 era stato classificato tra le entrate tributarie, nel 2023 viene ricondotto alle entrate extratributarie. Al contrario le entrate relative alla ritenuta sulle vincite del gioco del lotto che, sino al 2022 venivano classificate tra le extratributarie, dal 2023 sono ricondotte alle entrate tributarie. I dati presentati in questo Rapporto sono stati resi omogenei nei confronti tra il 2022 e il 2023.

IL QUADRO GENERALE – Nel complesso, le entrate tributarie nel periodo gennaio-settembre aumentano di 17.988 milioni di euro (+4,6 percento) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato cresce di 19.108 milioni di euro (+5,1 percento). In flessione gli incassi da attività di accertamento e controllo (-532 milioni di euro, -6,1 percento). La crescita risulta significativa anche per le entrate degli enti territoriali (+1.905 milioni di euro, +4,6 percento). Le poste correttive - che riducono le entrate del bilancio dello Stato - sono in aumento di 2.493 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022 (6,8 percento).

Nello stesso lasso temporale le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 393.090 milioni di euro (+19.108 milioni di euro, +5,1 percento). Le entrate relative alle imposte dirette risultano pari a 222.540 milioni di euro (+14.367 milioni di euro, +6,9 percento); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 170.550 milioni di euro (+4.741 milioni di euro, +2,9 percento). Tra le entrate derivanti dalle imposte dirette, il gettito Irpef si è attestato a 162.404 milioni di euro (+11.462 milioni di euro, +7,6 percento) principalmente per effetto dell’aumento delle ritenute di lavoro dipendente (+10.675 milioni di euro, +7,9 percento) e della componente dell’autoliquidazione (+846 milioni di euro, +6,6 percento). L’Ires è stata pari a 29.583 milioni di euro (+3.645 milioni di euro, +14,1 percento). Positivi sono gli andamenti delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+1.087 milioni di euro, +41,3 percento), dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr e sui rendimenti dei fondi di previdenza (+593 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva sui redditi e sulle ritenute su interessi e altri redditi di capitale (+549 milioni di euro, +7,5 percento). In flessione il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze per il risultato registrato a febbraio sul risparmio gestito derivato dai pesanti cali di mercato, concentrati soprattutto nella prima metà del 2022 (-2.236 milioni di euro, -78,1 percento). In diminuzione anche il gettito dell’imposta sostitutiva sul valore attivo dei fondi pensione per la decisa contrazione dei rendimenti registrata nel 2022 (-1.921 milioni di euro, -93,7 percento). Tra le imposte indirette, le entrate Iva ammontano a 118.585 milioni di euro (+2.005 milioni di euro, +1,7 percento): 104.511 milioni di euro (+5.034 milioni di euro, +5,1 percento) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 14.074 milioni di euro (-3.029 milioni di euro, -17,7 percento) dal prelievo sulle importazioni. In flessione risulta il gettito dell’imposta di bollo (-869 milioni di euro, -14,5 percento). In aumento il gettito dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) (+4.487 milioni di euro, +34 percento) che si confronta con un livello di entrate del 2022 che incorporava gli effetti della riduzione delle aliquote di accisa disposte per il contenimento dei costi energetici.

 

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