Genovese (Uit): 'Riforma fiscale per tutelare ricevitorie e salvaguardare gioco fisico'
Nel primo di una serie di incontri previsti sul territorio italiano, i tabaccai della Uit, chiedono l'attualizzazione degli aggi, fermi da 30 anni. All'incontro di Brescia presente anche Marzo Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera dei deputati.
Scritto da Daniele Duso
"Siamo stanchi di non vederci riconosciuta una attualizzazione degli aggi, fermi ormai da circa trent’anni, ma soprattutto siamo stufi di sopportare ricatti e richieste di pagamenti, camuffati da utili abbonamenti, per poter mantenere dei servizi richiesti dai cittadini". Così Pasquale Genovese, presidente dell'Unione italiana tabaccai, a margine del convegno “Rivenditori di generi di monopolio una categoria in agonia”, patrocinato dalla Uit e promosso dal Coordinatore della Lombardia, Mauro Pasini.
All'appuntamento, giovedì 15 febbraio a Brescia (città scelta come partenza per un tour di appuntamenti targati Uit che attraverserà tutte le regioni italiane), c'erano i vertici nazionali della Uit, il presidente Pasquale Genovese, il vicepresidente Luigi Guadagna, il direttore Demetrio Cuzzola ed il coordinatore nazionale Sergio Caci, ed erano presenti anche Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera dei deputati, e l`assessore regionale al Marketing territoriale Barbara Mazzali.
"Le nostre richieste rientrano su due piste: quella fiscale e quella del riordino del gioco", spiega Genovese. "Dal punto di vista fiscale chiediamo che sia applicata una fiscalità che sia più commisurata a quello che è l'introito che otteniamo, che è basato su aggi prefissati, senza alcuna possibilità di modificare i limiti di questo business. È stata quindi sottolineata a Osnato la necessità di un intervento specifico per le ricevitorie nella riforma fiscale, con particolare attenzione al settore dei giochi."
"Per quanto riguarda la parte delle norme sui giochi a noi interessa preservare il gioco fisico. Per noi è materia scottante, siamo concessionari esclusivisti del gioco fisico, ma ci troviamo di fronte una situazione nella quale ormai i concessionari del gioco online posso fare tutto: possono implementare lotto, il gratta e vinci virtuali, e anche altro. Vorremmo capire come comportarci e abbiamo chiesto di poterci confrontare anche in commissione parlamentare. Pur condividendo i principi che ispirano la riforma del gioco occorre che vengano tutelati tutti i titolari delle ricevitorie che per un insieme di cause vivono momenti difficili. Noi siamo per una netta salvaguardia del gioco fisico, e anche su questo presenteremo a breve un dossier all'onorevole."