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Il gioco dell'Europa, che punta gli occhi sul riordino italiano

30 gennaio 2024 - 09:18

Che aria tira per il gioco pubblico nel Vecchio continente? Ecco il punto di vista della Francia, con l'intervista ai vertici del regolatore Anj - Autorité nationale des jeux, che 'bacchetta' l'Italia.

Scritto da Fm
© Lara Jameson - Pexels

© Lara Jameson - Pexels

Non sono pochi i politici che in questi anni hanno provato a lanciare un suggerimento, a formulare una domanda alla Commissione europea: a quando una legge comune in materia di gioco con vincita in denaro?

Finora la Commissione europea ha stabilito che ogni Stato dell'Unione ha una specifica competenza in materia, rispettando il diritto comunitario sulla libertà d’impresa e di stabilimento – chiamato in causa in tanti ricorsi proposti dagli operatori italiani, ad esempio contro i limiti alle attività imposti da Comuni o Regioni o nel caso dei canoni di proroga tecnica delle concessioni delle sale bingo -, ma anche quella sulla lotta alla criminalità organizzata, ed al riciclaggio di denaro. E la Corte di giustizia ha ribadito più volte il concetto, sostenendo che ogni Paese membro può limitare il gioco per motivi di tutela della salute del cittadino e di lotta alla criminalità organizzata.

Il Vecchio continente così, comprese le nazioni che non fanno parte dell'Unione europea anzi detta, ha proceduto e procede alla regolamentazione del gioco in ordine sparso, con risultati che però spesso si somigliano.

Abbiamo pensato di raccontare le ultime evoluzioni del mercato e i trend del 2024, anche alla luce del post pandemia, confrontandoci con alcuni regolatori – dall'Anj francese alla svizzera Commissione federale case da gioco, passando per la Malta gaming authority - ma anche con alcune associazioni di rappresentanza del settore, come Bacta, l’ente commerciale che rappresenta gli interessi dei produttori e degli operatori di divertimenti e giochi di strada del Regno Unito, ed Euromat, la Federazione europea del gioco e dell'amusement.

 

Ecco la prima puntata del nostro speciale – pubblicato sulla rivista di gennaio, consultabile integralmente online a questo link -, dedicata alla Francia.

FRANCIA, ANJ: “GRANDE SLANCIO DELL'ONLINE, TRAINATO DA POKER E SCOMMESSE” - Per tracciare un quadro dettagliato dello stato dell'arte in Francia abbiamo interpellato l'Anj - Autorité nationale des jeux, che a dicembre ha pubblicato i risultati di uno studio condotto dalla Pwc – società che offre servizi professionali di revisione, di advisory, legali e fiscali - sull'offerta disponibile nel Paese e sulle abitudini di consumo. Evidenziando che il prodotto lordo di gioco generato dall'offerta illegale sarebbe compreso tra 748 milioni di euro e 1,5 miliardi di euro, ovvero tra il 5 e l'11 percento del mercato complessivo. Il 50 percento del traffico Internet nell'offerta di gioco con vincita online illegale è generato da casinò online (come roulette, giochi di dadi, craps, blackjack e baccarat) e dalle slot machine. Dati che sono stati commentati dall'European gaming and betting association e dall'associazione Casinos de France, concordi nel rimarcare la necessità di non rimandare oltre la legalizzazione dei casinò online in Francia. Un'urgenza che ha portato il deputato di MoDem Philippe Latombe a  depositare un progetto di legge per eliminare il divieto vigente in materia e a presentare degli emendamenti al progetto di legge sulla sicurezza e la regolamentazione inerenti proprio la legalizzazione dei casinò online che però sono stati respinti o ritenuti inammissibili dalla commissione giuridica dell'Assemblée nationale.

Come andrà a finire al momento non è dato saperlo, quindi nella nostra disamina partiamo dal gioco pubblico attualmente legale.

Come si è comportato il mercato dei giochi nel 2023, anche alla luce della situazione post-pandemica e del diffondersi di nuove abitudini dei giocatori?
“Attualmente stimiamo un Ggr (il Gross gaming revenue, le entrate lorde di gioco, Ndr) al 2023 superiore a 13 miliardi di euro, in aumento di quasi il 3,5 percento rispetto al 2022.
Il settore dei giochi online ha ripreso un notevole slancio nei tre segmenti di gioco autorizzati: scommesse sportive, poker online e scommesse ippiche. L'attività del poker online pesa sempre più sul settore del gioco online con una quota di mercato in aumento. Questa tendenza è la conseguenza dello sviluppo di offerte sempre più innovative e attraenti in questa attività.
Per quanto riguarda l'attività degli operatori monopolistici (Fdj e Pmu), vediamo un'ottima dinamica nelle scommesse sportive per Fdj e una stabilizzazione delle scommesse ippiche nei punti vendita per Pmu”.


Quali sono le prospettive per il 2024, secondo le vostre stime?
Alcuni tipi di gioco sono più promettenti di altri?

“Dal punto di vista dell’agenda sportiva, il 2024 sarà un anno ricco con gli Europei di calcio a giugno-luglio, poi le Olimpiadi di Parigi.
Gli Europei di calcio del 2021 hanno registrato 434 milioni di euro di scommesse online. Questo torneo ha evidenziato l'esistenza di pratiche discutibili in materia di scommesse sportive, come la pubblicità, il targeting dei giovani o l'eccessiva stimolazione del gioco. Al termine di questo torneo, l'Anj ha presentato un piano d'azione che ha portato a linee guida e raccomandazioni relative al contenuto e al volume delle comunicazioni di marketing; ai premi finanziari (bonus, freebet, ecc.); alla sponsorizzazione degli operatori del gioco d'azzardo.
Poi sono state stilate delle carte di impegno per promuovere la comunicazione commerciale responsabile in tv, radio, affissioni e sul digitale.
L’Anj sarà quindi particolarmente vigile sulle strategie promozionali attuate durante Euro 2024.
Le Olimpiadi non sono paragonabili, ma il fatto che questo evento si svolga in Francia aumenterà senza dubbio la posta in gioco. I Giochi olimpici di Tokyo del 2021 hanno registrato 90 milioni di euro di puntate in Francia.
È soprattutto nel campo della lotta contro la manipolazione delle competizioni sportive che l'Anj sarà molto attiva in stretta collaborazione con il Cojop (il comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici, Ndr). Questa cooperazione tra l'Anj e il Cojop sarà strutturata attorno a due assi: 'formazione e sorveglianza'. L'Anj parteciperà quindi ad azioni di sensibilizzazione dei volontari sul divieto di scommesse e sulle segnalazioni da effettuare in caso di rischio di manipolazione delle gare.
Il 2024, infine, dovrebbe vedere l’implementazione della nuova normativa relativa al Jonum (jeux à objets numériques monétisables, cioè il gioco a oggetti digitali monetizzabili, Ndr), che riguarda i giochi web3.
L'Anj sarà incaricata di regolamentare questi nuovi attori.”


L'Italia ha in programma il riordino del settore dei giochi, a partire dall'online, con un bando che prevede licenze a 7 milioni di euro. Avete sentito parlare di questo scenario? Cosa ne pensate come osservatori “esterni”, visto che siete al confine con il nostro Paese?
“Esprimiamo due pensieri a riguardo: sette milioni sono tanti, rispetto alla maggior parte degli altri Paesi, e considerando che il costo in Francia è pari a zero euro.
Inoltre, a nostro parere, e vista l’esperienza francese con l’ex-Arjel, con la separazione dell'online si può creare un sistema sbilanciato: mentre le licenze online sarebbero molto vigilate, con una regolamentazione dettagliata, il differimento delle licenze per il gioco terrestre (rete fisica) potrebbe creare un dicotomia con l’online perché le autorità si concentrerebbero infatti sui giochi online. In definitiva, i giochi tradizionali potrebbero essere regolamentati in modo completamente diverso rispetto ai giochi online. In Francia, nel 2020, è stata necessaria una riforma per allineare gran parte della regolamentazione dei giochi tradizionali a quella dei giochi online.”

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