Imposizione di slot, sequestrati 13 milioni a ex boss della Magliana
I Carabinieri sequestrano 13 milioni di beni a ex boss della Magliana a capo di associazione a delinquere che imponeva apparecchi da gioco con modalità mafiose.
Scritto da Redazione
Beni, mobili e immobili, per un valore di circa 13 milioni di euro: li hanno confiscati - nella mattina di oggi, 26 marzo - i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma ad uno degli ex boss della 'Banda della Magliana, a capo un'associazione per delinquere, che, negli anni, ha monopolizzato l'area a Nord della Capitale, assumendo il controllo, con modalità mafiose, del settore della distribuzione e gestione delle apparecchiature per il gioco d'azzardo (slot machine, videolottery, giochi e scommesse online), imposte con carattere di esclusività alle attività commerciali di Roma e provincia.
Le forze dell'ordine hanno eseguito un decreto, emesso dalla sezione specializzata Misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura di Roma-Dda, che inoltre dispone per il boss e suoi sodali la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di polizia con obbligo di soggiorno per tre anni nel comune di residenza.
Le misure di prevenzione disposte sono una conseguenza dell'indagine 'Jackpot', che gli stessi Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma conclusero nel febbraio 2020, con l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 38 persone, ritenute appartenenti, a diverso titolo, all'associazione per delinquere.
I beni confiscati sono parte degli stessi che i Carabinieri sequestrarono contestualmente agli arresti degli indagati, su disposizione dello stesso Tribunale.