Il mondo si ferma per la scomparsa di Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, morto all'età di 88 anni lunedì 21 aprile.
Una dipartita che era da tempo nell'aria, viste le precarie condizioni di salute degli ultimi mesi, ma che comunque lascia un vuoto profondo, fra i credenti e non solo.
Nei giorni che precedono i suoi funerali, previsti per sabato 26 a Roma, si moltiplicano i ricordi legati al suo pontificato e alla sua persona, e fra questi ce ne sono diversi legati anche al mondo del gioco, dell'ippica e dei videogame, sia in virtù di suoi interventi diretti su questi temi che per episodi curiosi che li e lo riguardano.
Era nota, e ne abbiamo dato conto anche su queste pagine, la sua posizione in materia di gioco con vincita in denaro, esortando i governi a combattere la dipendenza e sostenendo la Consulta nazionale antiusura, mostrando il proprio “compiacimento a quanti sostengono le vittime dell’usura e dell’azzardo, invitandole a un cammino di conversione e educazione, a un giusto rapporto con il denaro”.
Ma papa Bergoglio era noto anche per la sua passione per i cavalli, che espresse nel 2022 quando ricevette dalle mani degli autori Italo D’Incà e Gianluca Cometto un libro che racconta con ampia documentazione fotografica il viaggio da Canale d’Agordo a Roma che il gruppo Natura a Cavallo intraprese nell’estate del 2000, in occasione del grande Giubileo, o quando posò accanto a “Marco”, una scultura raffigurante un cavallo blu, installata agli inizi degli anni Settanta nell’Ospedale psichiatrico di Trieste, divenuto celebre per lo psichiatra Franco Basaglia.
E ad omaggiare questa passione, seguendo le indicazioni del Consiglio dei ministri che ha sancito cinque giorni di lutto nazionale per la morte del pontefice, sabato 26 aprile non si terranno tutte le corse ippiche e le manifestazioni per il cavallo italiano da sella sotto la competenza del ministero dell'Agricoltura, mentre quelle programmate nei giorni precedenti al funerale si svolgeranno in modo sobrio e consono alla circostanza.
L'ippica ha già tributato il suo omaggio al papa, con un minuto di silenzio negli impianti in cui si sono disputate corse in questi giorni, come ad esempio ad Agnano, con i driver, cavalli e il pubblico fermi.
E non poteva mancare un ricordo legato al mondo dei videogame: nel 2016 lo youtuber Matt Patrick in arte MatPat, invitato in Vaticano per un summit sul ruolo di Internet come strumenti di pacificazione e dialogo, regalò al papa il videogioco indipendente“Undertale”, creato dal programmatore Toby Foz. E nel 2020 il pontefice divenne egli stesso, suo malgrado, il protagonista di un videogioco chiamato "Fighting Pope”, che lo ritrae mentre schiaffeggia una fedele molesta che lo strattona in piazza San Pietro. Una scena divenuta iconica, che dice molto della personalità fuori dal comune di Francesco, e che di certo non dimenticheremo.