Mazzucato (Mag): ‘Verso un nuovo livello di intrattenimento’

Londra - L’intrattenimento si fa al cubo. Non è soltanto un semplice claim (anche se, in parte, lo è, con il lancio del nuovo brand Bet3 promosso dall’azienda) ma una vera e propria mission aziendale per Mag Elettronica, che alla fiera ice di Londra scopre le carte e svela tutte le sue potenzialità. Tra il mercato “landbased” e quello online, in una triplice attività che la vede impegnata su una serie di sviluppi ma anche – e soprattutto – in una fitta attività di ricerca. Come spiega a GiocoNews.it il titolare, Roberto Mazzucato. “In questo momento siamo in una fase complessa ma al tempo stesso molto stimolante nel mercato del gaming e la fiera Ice di Londra è sicuramente un contesto ideale per trarre ispirazione e avviare anche nuove riflessioni in termini di trend, servizi e tecnologie e non solo per mostrarsi”.

Anche se le imprese italiane devono sempre rapportarsi con la difficile realtà locale: “In Italia, come tutti sappiamo, il settore risente di varie situazioni che rendono difficili molti sviluppi. Dalla riduzione dei margini che lasci pochi spazi a investimenti, alla persistenza di regole tecniche ormai datate e decisamente superate dal mercato, che lasciano poco spazio alla fantasia. Tuttavia, è importante per chi produce ricercare soluzioni innovative per provare a differenziarsi e, soprattutto, per farsi trovare pronti quando ci sarà l’atteso cambio di regole che dovrebbe scaturire da una riforma generale del comparto”.

Ed è su questo che sta lavorando l’azienda padovana: “Nel nostro caso, abbiamo avviato nuovi canali negli anni precedenti, accanto a quello delle Awp che ci vedeva protagonisti, iniziando a lavorare sia nell’online che nelle Vlt. E questo passaggio ha fatto la differenza, essendo diventati oggi leader anche in questi segmenti. Ma ora la vera sfida e’ quella di creare soluzioni più innovative che possano avvicinare sempre di più vari canali, come stiamo provando a fare con le nostre soluzioni e la nostra piattaforma: ma si tratta di una sfida normativa prima ancora che tecnologica, che non si può più ignorare”.