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Osservatorio gioco Swg 2021: 'Crescono scommesse, calano giochi di lotteria'

15 luglio 2021 - 09:37

L'Osservatorio sul gioco di Swg fotografa le nuove abitudini degli italiani alla luce della pandemia, cresce esigenza di controllo piuttosto che di divieti, come argine all'illegalità.

Scritto da Redazione
Osservatorio gioco Swg 2021: 'Crescono scommesse, calano giochi di lotteria'

“L’idea di gioco mantiene le caratteristiche osservate nel 2020, ma mostra una crescita importante del concetto di gioco come competizione. Aumenta la propensione alle scommesse che evidenziano anche una percezione più positiva da parte della popolazione Si riduce l’abitudine ai giochi di lotteria. Tranne che per le scommesse sportive, la silhouette di immagine degli altri giochi con vincita di denaro è pienamente confermata” .

Queste le nuove abitudini di gioco maturate in questi 18 mesi di pandemia, secondo la fotografia scattata dall'Osservatorio sul gioco di Swg - azienda specializzata in indagini demoscopiche, ricerche di mercato e studi di settore - in un report presentato nell'ambito della tavola rotonda “Gioco pubblico. Un alleato contro l’illegalità – Edizione 2021” organizzata da Formiche in collaborazione con Swg e con il contributo non condizionato di Igt, nel tardo pomeriggio di ieri, 14 luglio.

 

L’Osservatorio sul gioco di Swg ha condotto nel 2020 all’elaborazione del progetto di ricerca da “Da grandi si gioca” che ha indagato il rapporto tra gli adulti italiani e il gioco, ponendo al centro del lavoro il concetto di “buon gioco” e delle sue implicazioni per la tutela del giocatore e per il contrasto al mercato illegale, con una rilevazione collocata in piena emergenza pandemica, che ha consentito di misurare una sorta di momento zero.
La rilevazione 2021, invece, è stata realizzata in una fase di uscita dalla crisi e di recupero dell’ottimismo, alimentata anche dal traino di competizioni sportive che si sono svolte regolarmente e poco prima di un evento forte come i campionati europei di calcio.
 
Secondo il report, “dopo quasi 18 mesi di pandemia, aumenta la prudenza come criterio di scelta e la percezione del rischio collegata ai comportamenti che possono dare origine a dipendenze.
Anche nel rapporto con il rischio i dati 2021 appaiono in linea con quelli del 2020, sembra emergere un segnale che va nella direzione di ridurre la propensione alla ricerca del rischio e che fa aumentare il timore per tutti quei comportamenti potenzialmente pericolosi e a rischio di dipendenza.
Questo comporta una crescita generalizzata della percezione di pericolosità di tutte le dipendenze, ma anche il timore di un loro aumento nel futuro”.
 
Nella lettura degli intervistati “a crescere saranno soprattutto le dipendenze da internet, da gioco e da alcool, ma è su quest’ultima che la differenza con il 2020 è particolarmente forte, facendo registrare un +9 percento di intervistati convinti che aumenterà ulteriormente nei prossimi anni”.
 
Chiedendo agli intervistati di confrontare gioco legale ed illegale emergono significative differenze. “Se il gioco legale è considerato divertente, quello illegale è visto decisamente come più triste, cattivo e senza controllo e, per questo da impedire. La risposta, tuttavia sta sempre più nel controllo che nel divieto assoluto di praticare giochi con vincita in denaro. Questo anche per il mondo dei giochi online, attraverso sistemi di tracciamento dei pagamenti e identità digitali dei giocatori. 
La consapevolezza della diffusione del gioco illegale è alta ed è ulteriormente cresciuta rispetto allo scorso anno. La percezione è che si tratti di un fenomeno importante sia online che offline, più forte al Sud che nelle altre regioni e che coinvolge essenzialmente i maschi e i giovani. Al netto di questo, il gioco illegale è fortemente associato al mondo del poker e delle scommesse secondo lo stereotipo cinematografico della bisca clandestina, ancora molto diffuso.
La difesa contro il gioco illegale è affidata soprattutto alla Guardia di finanza, ma, rispetto al 2020 crescono i dubbi sull’efficacia del divieto di comunicazione da parte dei gestori”.
 

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