Pittella (Pd) su gioco: 'Serve dibattito, no a inefficace proibizionismo'
In un testo pubblicato da Milano Finanza il senatore Pittella parla del gioco legale: un settore tra i più colpiti dalla pandemia, ma del quale si deve parlare bisbigliando
Scritto da Redazione
"Tra i settori economici più colpiti dalla pandemia ve n'è uno di cui si deve parlare bisbigliando, il comparto del gioco legale o gioco pubblico". Così il senatore Gianni Pittella (Pd), in un intervento pubblicato da Milano Finanza. "Si tratta in realtà di un' attività che, da alcuni decenni, è finalmente emersa dall' "economia non osservata" o peggio criminale verso un contesto di legalità tra i più controllati in Europa, regolata specificamente in modo da garantire la tutela dei consumatori ed il controllo fiscale e contribuire ad un flusso di gettito per l'erario pubblico di 1 miliardo di euro l'anno (pre-Covid)".
Pittella sottolinea in particolare l'importanza di un comparto produttivo caratterizzato da 12 mila esercizi commerciali regolati da concessioni statali, e da "oltre 150 mila posti di lavoro regolari, tra lavoratori diretti e dipendenti dei concessionari, altrimenti relegati a manovalanza criminale in nero, e un indotto che occupa circa 400 mila persone". Un settore "devastato" da oltre 250 giorni di stop in poco più di un anno hanno devastato. "E non appena il blocco ai licenziamenti cesserà la perdita di posti di lavori rischia di essere enorme, innanzi tutto i 30 mila addetti impiegati nella distribuzione fisica, quella delle sale e delle attività più labour intensive, le più penalizzate dalla crisi".
Servirebbe un dialogo pulito da preconcetti, sottolinea il senatore, ricordando che "innovazione tecnologica, registro degli esclusi, daspo da gioco e soprattutto assistenza psicologica, sanitaria e tutela da forme indebitamento usuraio sono gli strumenti di contrasto al disturbo da gioco d' azzardo (su tali strumenti mi piacerebbe si aprisse un dibattito vero, laico) di certo non lo sono un inefficace proibizionismo; la distruzione di un comparto economico con conseguenze rilevanti per occupazione e gettito e la riconsegna del gioco alla clandestinità e ai sottoscala". Cita infatti anche l'importante perdita per l'erario "vicina ai 5 miliardi di euro", e esprime preoccupazione per la "prepotente riemersione del gioco illegale"
Nel suo intervento Pittella individua quindi quattro punti sui quali è necessario intervenire. Dall'inserire nel Dl sostegno "misure di rinvio del prelievo fiscale alle società concessionarie e di riduzione della pressione fiscale al comparto" al "consentire progressivamente la riapertura delle attività (e cita il caso Sardegna, definendolo "paradossale"), quindi "preservare l'equilibrio economico e finanziano delle aziende concessionarie e dei loro partner commerciali" rivedendo la questione concessioni e infine "riordinare, ridurre e razionalizzare tutta l'offerta di gioco in una complessiva riforma di settore che metta ordine al caos normativo".