Razzante (Aira): 'Antiriciclaggio, serve testo unico dei giochi'
Ranieri Razzante (Aira - Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio), chiede regolamentazione organica contro infiltrazioni criminali nei giochi.
Scritto da Sara Michelucci
Roma - "Non mi pare che una regolamentazione organica del settore del gioco ci sia ancora stata. È una delle ambizioni che Aira ha, non solo nell'antiriciclaggio. Un testo unico dei giochi manca, mentre occorre una normativa condivisa e gli operatori del gioco devono fare politiche di antiriciclaggio più di altri. Lo Stato dall'altro lato non deve fare la lotta agli operatori del gioco, ma alle infiltrazioni criminali e al riciclaggio".
Lo sottolinea il professor Ranieri Razzante, docente di Legislazione antiriciclaggio all'Università di Bologna e presidente Aira - Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio al convegno "IV Direttiva Antiriciclaggio - Criticità e modelli di applicazione per gli operatori di gioco", in calendario oggi 16 ottobre al Centro Congressi Confindustria di Roma.
"Si possono sicuramente incrementare i controlli nelle società, che però già si fanno e vanno considerati. Fare riciclaggio e fare usura fa male al gioco in sé. L'adeguata verifica è una delle grandi invenzioni dell'antiriciclaggio.
La tracciabilità della operatività del proprio cliente è allo stesso tempo importante e bisogna quindi lavorare sul gioco online e i conti gioco. Mettiamoci intorno a un tavolo, quindi, per portare tali temi all'attenzione del legislatore", conclude Razzante.