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Reggio Calabria: la 'Ndrangheta dietro al gioco illegale, sequestri per 3 milioni di euro

20 maggio 2023 - 11:41

Un'operazione della Guardia di finanza porta alla confisca di beni riconducibili a due imprenditori reggini, che offrivano giochi e scommesse illegalmente.

Scritto da Daniele Duso
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Collegamenti con la ‘ndrangheta, alla quale finiva una parte dei proventi (in cambio di protezione e diffusione dei brand on line e in esercizi commerciali locali) e trasferimento all'estero delle somme incassate, sottraendole all’imposizione fiscale italiana. Questi i reati contestati a due imprenditori di Reggio Calabria operanti nel settore del gioco, ai quali sono stati confiscati beni per un valore complessivamente stimato in oltre 3 milioni di euro. Tra i beni confiscati vi sono quattro società operanti nei settori ludico ed immobiliare, 11 fabbricati, tre terreni e disponibilità finanziarie.

La figura criminale degli imprenditori è emersa nell’ambito dell’operazione “Galassia”, condotta dal nucleo di Polizia economico finanziaria di Reggio Calabria, con il supporto dello Scico, nei confronti di un sofisticato ed altamente remunerativo sistema criminale, finalizzato all'illecita raccolta di scommesse online, avente la base decisionale ed operativa a Reggio Calabria e ramificazioni anche all’estero tramite società con sedi a Malta, in Romania, in Austria e in Spagna. Tali società avrebbero agito mediante un sistema di guadagno a “cascata”, dal master, vertice della piramide e promotore dell’organizzazione, all’end user, il giocatore finale. L’associazione in parola avrebbe avuto collegamenti con la ‘ndrangheta, alla quale garantiva una parte dei proventi in cambio di protezione e diffusione dei brand on line e in esercizi commerciali locali. Infine, i punti affiliati trasferivano le somme incassate alla direzione amministrativa dell’associazione allocata all’estero, sottraendole all’imposizione fiscale italiana.

Quanto alle società con sede legale in Austria e Malta, esse, di fatto, avrebbero operato in Italia attraverso una stabile organizzazione, costituita da plurimi punti commerciali distribuiti sul territorio e dediti alla raccolta di puntate su giochi e scommesse, attraverso siti non autorizzati, tra i quali quelli gestiti dai proposti. Nello specifico, questi ultimi, avrebbero svolto, allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità, il ruolo di capi, promotori e gestori di un sito internet attraverso il quale esercitavano sul territorio nazionale la raccolta di puntate nell’ambito del descritto sistema illecito.

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