Si parla diffusamente anche di gioco illegale, e di infiltrazioni criminali in quello lecito, nella Relazione semestrale della Dia – Direzione investigativa antimafia presentata dal ministro dell’Interno e relativa ai fenomeni di criminalità organizzata di tipo mafioso del primo semestre del 2022.
Il documento, ripercorrendo alcune operazioni di controllo condotte nel periodo in oggetto sul territorio nazionale, mette in luce che “le attività di contrasto eseguite anche sul piano patrimoniale dalla Magistratura e dalle forze di polizia hanno evidenziato una tendenza dei principali gruppi mafiosi a garantirsi la gestione, diretta o indiretta, di concessionarie di giochi e di sale scommesse, anche imponendo in maniera più rudimentale la sola installazione di slot machine in bar o tabaccherie, garantendosi una particolare forma di controllo del territorio, funzionale anche al riciclaggio dei capitali illecitamente accumulati”.
Senza dimenticare che “l’utilizzo sempre maggiore della tecnologia ha consentito, altresì, ad imprenditori riconducibili alle organizzazioni criminali, operativi nel settore del gioco d’azzardo e delle scommesse, di costituire società 'cartiere' con sede legale nei paradisi fiscali, atte a far nascere un mercato parallelo a quello legale”.
Viene inoltre sottolineata la necessità di “utilizzare un linguaggio comune, metodologie e normative condivise per massimizzare l’efficacia delle azioni di contrasto poiché i nuovi scenari richiedono strategie congiunte e coordinate ad ogni livello, anche in considerazione del recente interesse della criminalità mafiosa verso il sistema delle criptovalute, nonché un più moderno ed efficace adeguamento normativo da parte dei Paesi Ue ed extra Ue. In particolare, in relazione al crescente sviluppo delle transazioni finanziarie attuate mediante il ricorso a nuove tecnologie e allo scambio di rappresentazioni digitali di valore, quali criptovalute e Nft, è stato avviato nel periodo in esame un tavolo permanente volto allo studio delle correlate fenomenologie e all’individuazione di possibili elementi di contatto con la criminalità organizzata”.
LE SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE, IL 2 PERCENTO DAL GIOCO - Nel primo semestre 2022, la Dia ha proceduto all’analisi di 73.037 segnalazioni di operazioni sospette riconducibili a 626.123 soggetti segnalati, 422.456 dei quali costituito da persone fisiche.
Il flusso documentale in questione risulta superiore di circa il 7 percento, rispetto a quello del primo semestre dello scorso anno (nel quale erano state analizzate complessive 68.534 segnalazioni), che conferma il trend crescente già rilevato negli analoghi semestri delle annualità precedenti.
Nel semestre in disamina, all’esito del predetto processo di analisi massiva sono state selezionate, per i profili d’interesse della Dia in quanto suscettibili di sviluppi operativi, 11.144 Sos (circa il 15 percento delle 73.037 pervenute) 2.192 delle quali caratterizzate da profili di diretta attinenza alla criminalità mafiosa e 8.952 riconducibili ai cosiddetti "reati spia".
La classificazione delle Sos selezionate per i profili d’interesse della Dia in relazione alle categorie di soggetti obbligati ha evidenziato come la maggior parte delle segnalazioni (78 percento circa) risulti originata da intermediari bancari e finanziari. Gli altri operatori finanziari incidono, invece, per il 13 percento circa. Seguono, a notevole distanza, gli operatori di gioco e scommesse (4 percento circa), i professionisti (3 percento circa) e altri operatori non finanziari (2 percento circa).
Il testo integrale della Relazione è disponibile in allegato.