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Report Sapar sul gioco pubblico: 'Le nostre proposte per il futuro del settore'

24 novembre 2022 - 15:38

Il report 2022 sul mercato del gioco pubblico elaborato da Sapar mette in rilievo la necessità di riformare il settore, a partire dalla tassazione e dalla questione territoriale, e delinea i suoi trend.

Scritto da Redazione
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Riconoscere il ruolo a livello giuridico del gestore all’interno della filiera del gioco di Stato, uniformare le normative territoriali per quanto riguarda orari e distanze, riformare la tassazione prevedendo il prelievo sul margine netto del cassetto, rilanciare il settore dell'amusement, promuovere il gioco responsabile in sinergia con le associazioni.

Sono le proposte presentate dall'associazione Sapar nel report 2022 sul mercato del gioco pubblico.

Il documento illustra le problematiche del settore, i dati e le analisi sulla filiera, i confronti con i giochi fisici e quelli a distanza.

Vediamo nel dettaglio i punti più importanti.

GIOCO PUBBLICO E GETTITO ERARIALE NEL CORSO DELLA PANDEMIA - Anche il 2021 ha segnato la chiusura del settore per un periodo che va da cinque a sei mesi a seconda delle regioni con inevitabili ricadute in termini di chiusure delle aziende. La raccolta di gioco a mezzo apparecchi, così come la spesa ed il gettito erariale hanno fatto registrare solo una leggerissima flessione rispetto al primo anno di pandemia. Comunque, rispetto al 2019 la raccolta ha fatto registrare una riduzione del 61 percento mentre il gettito erariale derivante da tali tipologie di gioco è diminuito del 57 percento. In particolare nella raccolta del gioco a mezzo apparecchi si è registrata una contrazione pari al 60 percento rispetto all’anno precedente mentre il contributo all’Erario delle Awp è calato del 49,33 percento sempre rispetto al 2019. A tali dati hanno fatto da contraltare l’incremento del gioco illegale, che secondo diverse fonti istituzionali fa registrare un giro d’affari pari a 20 miliardi di euro, e l’aumento del gioco online (+27 percento della raccolta rispetto al 2020 e addirittura + 46 percento rispetto al 2019). I dati del gioco online non risentono degli effetti della pandemia. A riguardo si evidenzia che il periodo di chiusura causa Covid delle piccole e medie imprese del comparto tra il 2020 e il 2021 si attesta a quasi un anno. Il settore apparecchi da gioco appare di grandissima importanza per gli interessi pubblici: la tassazione effettiva rispetto al margine è pari al 74 percento.

IL CONTRIBUTO ALL’ERARIO DELLE VARIE TIPOLOGIE DI GIOCO - Secondo i dati estratti dal Bollettino trimestrale Adm relativi al secondo trimestre 2022 il contributo all'Erario degli apparecchi da intrattenimento è pari a 1.835,89 milioni di euro (62,83 percento), quello di giochi numerici e lotterie è di 774,64 milioni di euro (26,51 percento), mentre dalle scommesse arrivano 38 milioni (4,74 percento) e dalla voce “altri giochi “ 172,95 milioni (5,92 percento).

LA RACCOLTA - Facendo un confronto fra la raccolta del gioco fisico e del gioco a distanza, nel 2021 il gioco fisico registra 67.178,77 euro (contro i 74.075,30 del 2019), il gioco a distanza 44.000,91 (contro i 36.388,88 del 2019).

I VOLUMI DI GIOCO FISICO 2021 – Per quanto concerne gli apparecchi, la raccolta è di 18.215,86 milioni di euro, le vincite ammontano a 13.495,491 milioni di euro, la spesa a 4.720,37 milioni di euro; nel caso del bingo la raccolta è a 689,43 milioni, le vincite a 450,79, la spesa a 238,63; i giochi numerici a totalizzatore registrano una raccolta di 1.589,91 milioni, vincite per 901,71 milioni e una spesa di 688,20; per i giochi a base ippica la raccolta è di 182,24 milioni, le vincite sono a 142,53 milioni, la spesa a 39,72; i giochi a base sportiva possono vantare una raccolta di 2.056,05 milioni, vincite per 1.669,28 milioni, e una spesa di 386,77; per le lotterie la raccolta è di 12.025,67 milioni, le vincite di 8.844,18, la spesa di 3.181,49; per il Lotto la raccolta è di 8.129,53 milioni, le vincite sono a 5.779,63 milioni, le spese a 2.349,90; infine le scommesse virtuale, che hanno una raccolta di 1.112,22 milioni, vincite per 945,23 milioni e una spesa di 167 milioni.

L'IMPORTANZA DEGLI APPARECCHI AWP - In definitiva il settore degli apparecchi Awp è quello che tutela più di ogni altro gioco il giocatore, ciò è dimostrato dall’introduzione all’interno dell’apparecchio di una moneta del valore massimo di 2 euro a partita, assolvendo in pieno alla funzione di gioco di puro intrattenimento, garantendo maggiore gettito all’Erario, maggiori livelli occupazionali. Il nostro settore allo stesso tempo è quello maggiormente aggredito da politiche proibizionistiche e da interventi normativi repressivi quali il continuo aumento della tassazione, la riduzione dell’offerta, la limitazione degli orari e il rispetto di distanze di tutela da luoghi sensibili. Senza tener conto che, le imprese di gestione, oltre alla tassazione già descritta devono pagare anche le imposte sui redditi sui guadagni realizzati, con i livelli di tassazione insostenibili.

LA TASSAZIONE SUGLI APPARECCHI AWP - Sull'argomento, per fare chiarezza e dare uno spaccato più approfondito sulla tassazione delle Awp, partendo dalle cifre riferite all’insieme di tutta l’offerta di gioco e secondo i dati Adm relativi al 2022 gli operatori di gioco a mezzo apparecchi Awp e Vlt hanno versato all'Erario quasi 2.7 miliardi di euro, nei primi mesi dell’anno. La tassazione nei primi mesi dell’anno è attualmente fissata al 24 percento a seguito dell’innalzamento del Preu già previsto dalla Legge nr.160/2019 e non abrogato nonostante la pandemia abbia costretto il settore alla chiusura per sei mesi nell’anno solare 2020.

L’INCIDENZA EFFETTIVA DELLA TASSAZIONE SULLE AWP - Considerando l’aliquota attuale poniamo che un giocatore oggi inserisca complessivamente 100 euro in una slot. L'apparecchio tende a conformarsi ai parametri previsti e quindi il 65 percento del giocato tornerà in vincita, la restante somma, cioè i 35 euro rimangono nell’apparecchio, di questi 24 finiscono all’Erario, 0,80 ad Adm e circa 1 euro va al concessionario a titolo di costo di rete; i restanti 9,20 euro remunerano la cosiddetta filiera, formata da gestori e esercenti. Il tutto per una tassazione effettiva pari a circa il 74 percento.

LE PROPOSTE DELLA ASSOCIAZIONE PER IL SETTORE - Il mercato degli apparecchi da intrattenimento, con e senza vincita in denaro, è caratterizzato da numeri meritevoli di considerazione. Sono il risultato del lavoro quotidiano delle piccole e medie imprese di gestione di apparecchi da intrattenimento che collaborano costantemente con oltre 56.000 punti vendita (bar, tabacchi, sale bingo, sale giochi, agenzie di scommesse, sale dedicate, etc..) distribuiti sul territorio Il nostro auspicio è che le istituzioni e la politica operino al fine di garantire il riconoscimento giuridico del gestore, unico soggetto che può garantire la tutela sociale, le entrate erariali e combattere l’offerta illegale salvaguardando la filiera del gioco legale. Inoltre bisogna fermare ogni ulteriore inasprimento della pressione fiscale al fine di garantire le piccole e medie imprese e il relativo indotto occupazionale, evitando così che ad ogni aumento del Preu segua un abbassamento della vincita a danno del giocatore. Per valorizzare la figura del gestore è importante prevedere meccanismi di tutela della libera concorrenza, vietando ai concessionari (onde evitare abusi in considerazione del ruolo di controllo dei flussi di gioco sugli apparecchi che la normativa gli riconosce) la gestione diretta e commerciale delle apparecchiature di cui al comma 6 lettera a dell’art. 110 Tulps. Il concessionario, di fatto, recita un doppio ruolo all’interno della filiera del gioco (ovvero fa da controllore e da controllato) decidendo così il destino delle piccole e medie imprese di gestione determinandone anche spesso la chiusura come avvenuto nella fase della riduzione degli apparecchi stabilita dalla legge di Stabilità 2016. Altra problematica da superare in un futuro riordino normativo è quella costituita dalla compresenza in capo a diversi concessionari di più concessioni relative a diverse tipologie di gioco che possono insistere nello stesso locale con conseguente disparità di potere contrattuale con le piccole e medie imprese di gestione che possono offrire un solo prodotto di gioco.

IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO - Riconoscimento del ruolo a livello giuridico del gestore all’interno della filiera del gioco di Stato in materia di apparecchi ex art. 110 comma 6 lett. a, Tulps.

UNA NORMATIVA UNIFORME - Uniformare le normative territoriali per quanto riguarda orari e distanze onde evitare la diffusione del gioco illegale. Infatti per contrastare questo fenomeno è indispensabile un quadro normativo a livello nazionale che superi la frammentazione delle normative territoriali diverse fra regione e regione e da comune a comune, ricordiamo come la Conferenza Stato Regioni ed il decreto Dignità n. 87/2018 prevedono a tal proposito l’adozione di una normativa nazionale ancora non emanata (in tal senso è molto importante la pronuncia del Consiglio di Stato del 18 agosto 2020 che ha riconosciuto efficacia vincolante all'Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni in materia di orari). Tutto questo assume ancor più valore se si considera l’imminente scadenza della concessione per la raccolta di gioco a mezzo apparecchi di cui all’art.110 comma 6 del Tulps e la necessaria indizione del nuovo bando con la impossibilità di programmare gli introiti erariali e gli investimenti delle imprese in presenza di normative locali fortemente limitative dell’offerta; in questo quadro appare urgente la modifica dei requisiti di accesso al bando per la nuova concessione come previsti dalla legge di Bilancio 2020.

LA RIFORMA DELLA TASSAZIONE - La complessiva riforma della tassazione che preveda il prelievo sul margine netto del cassetto dove lo Stato determini la percentuale minima e massima della vincita al fine di dare la possibilità al giocatore di una maggiore soddisfazione e gradimento nell’intrattenimento; in questo quadro si propone altresì la partecipazione dei Comuni alle entrate fiscali derivanti dalla raccolta di gioco a mezzo apparecchi di cui all’art. 110 commi 6 del Tulps.

IL RILANCIO DELL'AMUSEMENT - Il settore dell’Amusement, cioè quello degli apparecchi da gioco senza vincita in denaro, sta vivendo un momento di riforma normativa che implica nuove assunzioni di responsabilità da parte degli operatori e che deve però essere accompagnato da un rilancio non solo economico che ne valorizzi l’aspetto sociale, ludico ed educativo. In tal senso tale settore non può essere soggetto a misure quali le distanze minime dai luoghi sensibili o gli orari che ne ostacolano lo sviluppo e la promozione ma anzi deve essere sorretto con misure agevolative anche a livello fiscale.

IL GIOCO RESPONSABILE - Promozione del gioco responsabile in sinergia con le associazioni impegnate su tale tematica nell'ottica della tutela del giocatore, dei minori e del gioco legale come garanzia di prevenzione del problema della ludopatia.

 


 

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