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Rimini: Comune, Ausl e associazioni fanno rete per prevenire il gioco patologico

09 maggio 2023 - 12:44

Si intitola 'Quando il gioco non è un gioco', il nuovo percorso realizzato a Rimini nell’ambito del Piano locale contro il gioco d’azzardo’ per realizzare azioni di informazione, prevenzione e intervento.

Scritto da Redazione
© Comune di Rimini

© Comune di Rimini

Un progetto innovativo che ora è realtà grazie all’intenso lavoro di squadra tra l’Azienda Usl della Romagna, il Comune e le realtà coinvolte nei Piani di zona di Rimini. La ludopatia è un fenomeno purtroppo spesso sommerso, silente, che tuttavia, come confermano le statiche, non accenna a diminuire. Soprattutto durante la pandemia, il gioco online ha subito una crescita importante, con risvolti allarmanti. Il progetto messo in campo dal Distretto di Rimini è dunque fortemente aderente con i tempi che stiamo vivendo: contrastare il gioco d’azzardo, puntando sulla conoscenza, sulla formazione e sulla consulenza è una priorità assoluta, centrale, a cominciare dalle nuove generazioni e dal loro rapporto con l'universo digitale.”.

È Kristian Gianfreda, presidente del Distretto socio-sanitario di Rimini e assessore alle Politiche per la salute del Comune di Rimini a presentare “Quando il gioco non è un gioco”, il nuovo percorso realizzato nell’ambito del Piano locale contro il gioco d’azzardo’ promosso dal Distretto socio sanitario di Rimini allo scopo di realizzare azioni di informazione, prevenzione e intervento destinate a una vasta platea di destinatari. Da uno sportello ad hoc dove i giocatori possono rivolgersi per ricevere supporto psicologico e di carattere legale, passando agli incontri nelle scuole: un insieme di attività trasversali – svolte sotto la regia dell’Unità operativa dipendenze patologiche dell’Azienda Usl Romagna e del Comune di Rimini, in sinergia con la Rete Gap di Rimini composta dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (capofila), Millepiedi, Cento Fiori, Alcantara, Parkinson in Rete e Il Gesto - che hanno come filo rosso quello di combattere le dipendenze da gioco e stabilire le condizioni favorevoli per prevenire gli effetti negativi sui disturbi correlati al fenomeno.

L’obiettivo principale è quello di raggiungere il maggior numero di cittadini, sensibilizzando in modo differenziato i vari target: adulti, anziani, ragazzi, inclusi i giocatori nonché gli insegnanti, il personale sanitario, sociale, educativo e delle associazioni, con particolare riguardo ai contesti scolastici e informazione tramite interventi di informazione e maggiore conoscenza dei rischi annessi.

Il progetto ‘Quando il gioco non è un gioco’ nasce dunque per unire le forze, promuovere sinergie, per far fronte a un fenomeno dilagante che colpisce una percentuale non irrisoria di persone, differente per età, provenienza e ceto sociale.

LE AZIONI PRINCIPALI – Sono tante le attività comprese nel progetto: sportello di consulenza psicologica e legale per facilitare l’accesso dei giocatori e dei loro familiari ai Servizi specialistici svolto presso ‘La Casa Ludica’ Serd-Rimini (in via Bramante, 10); percorsi laboratoriali, di prevenzione e promozione dell’agio, rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del distretto al fine di favorire la conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati alla dipendenza comportamentale da gaming e da gioco d’azzardo (in coerenza e potenziando quanto previsto dal Piano regionale della prevenzione); incontri e percorsi di sensibilizzazione aperti alla cittadinanza, in collaborazione con il Centro per le famiglie del Comune di Rimini; eventi culturali quali spettacoli teatrali e laboratori (espressivi, teatrali, di scrittura, di sperimentazione all’uso delle nuove tecnologie) rivolti alle nuove generazioni attorno al tema delle dipendenze comportamentali.

L'IDENTIKIT DEL GIOCATORE TIPO - “Nel 2022 abbiamo assistito a un aumento del gioco d’azzardo in tutta Italia, raggiungendo una raccolta totale di 131 miliardi di euro, che corrisponde ad una media di 2000 euro giocati a testa. Se il gioco fisico è aumentato del 22 percento rispetto al 2021, il dato ancora più preoccupante dato è sul gioco online che nel 2022 è incrementato del 137 percento rispetto al 2021. Una pratica difficile da contrastare, attiva 24 ore su 24, e disponibile ovunque ci sia una connessione internet e attiva 24 ore su 24”, spiega Teo Vignoli, direttore dell'Unità operativa dipendenze patologiche Rimini Ausl della Romagna. “Anche l’Emilia-Romagna non è esente da questo trend, con un 41 percento di giocatori sulla popolazione generale, di cui il 2% considerato a rischio medio-alto. Questo significa che, in Romagna, le persone a essere interessate sono circa 20.000. In particolare, i maschi giocano d’azzardo più delle femmine e circa 1 minorenne su 5 gioca d’azzardo illegalmente prima di raggiungere la maggiore età”, aggiunge Vignoli. “Lo spostamento del gioco online complica ulteriormente gli intrecci che ci sono tra Gap e dipendenza da internet, soprattutto nelle fasce più giovani. La vera sfida al Gap è sul territorio: gli accessi alla nostra rete dei servizi sono in progressivo aumento, ma non basta. Ancora troppi giocatori non chiedono aiuto, non si fanno affiancare da esperti. L’intercettazione precoce è uno degli obiettivi primari, su cui stiamo lavorando con determinazione, forti anche di una proficua collaborazione pubblico-privato che ci ha permesso ad oggi di raggiungere importanti traguardi.”.  

IL 10 MAGGIO IL TALK “FATE IL NOSTRO GIOCO" - Fra le numerose iniziative del progetto “Quando il gioco non è un gioco” è stato organizzato lo spettacolo “Fate il nostro gioco" della compagnia Taxi 1729, un live talk aperto a tutta la cittadinanza per sensibilizzare sul tema in modo originale e coinvolgente. La matematica e la psicologia del gioco d’azzardo in una performance dal vivo più pop di una conferenza, più seria di uno show. Qualcosa che va oltre la tradizionale conferenza, che unisce divulgazione matematica e denuncia sociale in una forma coinvolgente e divertente. In un’ora e mezza circa si smontano alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e si restituisce il senso delle reali probabilità di vincere attraverso simulazioni di gioco, video e una continua interazione con il pubblico. Il talk viene replicato circa 90 volte ogni anno in teatri, scuole, comuni, Asl e università e ha coinvolto, dal 2011 ad oggi, più di 100 mila persone in tutte le 20 regioni d’Italia oltre che in Francia e Svizzera. L’appuntamento è per mercoledì 10 maggio, alle ore 20.45, presso la Sala Manzoni – Diocesi di Rimini – via IV Novembre, 37. Ingresso libero fino a esaurimento posti.  

 

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