Riordino giochi, Baretta: 'Accordo in Conferenza unificata fondamentale'
Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta evidenzia la necessità di trovare accordo in Conferenza unificata per il riordino dei giochi.
Roma - "Il gioco rappresenta una questione sociale che in alcune fasce assume la dimensione dell'emergenza. Questo rappresenta un punto di vista condiviso e bisognerebbe lavorare di più sui punti che uniscono e non su quelli che dividono. Per questo è matura l'esigenza di una riforma del gioco, assumendo l'ottica del compromesso come un punto di vista verso la soluzione di una situazione".
Questo quanto dichiara il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, al convegno "Gioco d'azzardo patologico - Gap, dalla neurobiologia sperimentale alla clinica" organizzato dall'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche a Roma, martedì 4 luglio, nell'ambito del progetto NeuroGap, finanziato dal Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, per la creazione di una rete nazionale e istituzionale di ricerca sul gioco d’azzardo patologico e per l’attivazione e la promozione di studi sul gioco d’azzardo nell’ambito delle neuroscienze, delle scienze del comportamento e sociali.
"La diffusione del gioco ha preso in alcuni casi una piega negativa e per questo il tema della salute pubblica va assunto come uno dei cardini del Governo su tale tema. Questo non va sottovalutato come non va dimenticata la lotta alla criminalità, alla ludopatia e il tenere conto anche dell'aspetto erariale. Il gioco va riportato nell'alveo della normalità senza eccessi. Non al liberismo e nemmeno al proibizionismo, ma bisogna trovare un punto di equilibrio che nasce da una convinzione di un percorso storico che abbiamo alle spalle e di un cambiamento culturale che ci troviamo di fronte. Bisogna ridurre l'offerta di gioco con la riduzione intanto delle Awp sul territorio. Entro l'aprile del prossimo anno ci sarà una riduzione del 35 percento (da 400mila a 265mila) accompagnata dalla riduzione in tre anni del 50 percento circa dei punti gioco. Una operazione che cambia la fisionomia dell'offerta. Queste azioni collocano il dibattito sulle distanze in una ottica diversa rispetto al tradizionale. Il protezionismo non funziona. L'approfondimento è sul merito e i 500 metri potrebbero portare a una concentrazione del gioco nelle periferie mentre io propendo per una distribuzione ragionata del gioco. La seconda mossa è prevenire e controllare il fenomeno qualificando l'offerta. Le macchine che resteranno sul territorio dopo la riduzione saranno cambiate con un passaggio alle Awp da remoto, con la tessera sanitaria per potervi accedere. Possono essere introdotti segnali di autoesclusione e allungare il tempo della giocata. Il terzo elemento di intervento è sulla pubblicità con ulteriori passi in avanti rispetto agli attuali limiti che non sono sufficienti. Da qui alla prossima legge di bilancio il Governo lavorerà per capire quali ulteriori azioni si possono fare. L'accordo in Conferenza è essenziale affinché il Governo possa fare poi un decreto per attuare la riforma del settore", evidenzia Baretta.