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Riordino gioco online, Pucci (As.tro): 'Task force ristretta per monitorare attuazione'

11 gennaio 2024 - 15:36

Massimiliano Pucci (As.tro) propone l'istituzione di una task force ristretta per monitorare l'attuazione del decreto sul riordino del gioco online ed interloquire con Adm.

Scritto da Redazione
Nella foto: Massimiliano Pucci, presidente dell'associazione As.tro

Nella foto: Massimiliano Pucci, presidente dell'associazione As.tro

Istituire una task force ristretta (con la partecipazione dei consulenti) che sia in grado di monitorare costantemente la fase di attuazione del decreto attuativo e di interloquire con Adm per superare eventuali criticità che dovessero presentarsi”.

È la proposta lanciata da Massimiliano Pucci, presidente dell'associazione As.tro, nel corso della riunione in agenda oggi, 11 gennaio, incentrata sull'analisi tecnica delle principali novità contenute all’interno dello schema di decreto legislativo  per il riordino del gioco online approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri prima di Natale.

Nel corso del suo intervento Pucci ripercorre le vicende che hanno preceduto all'approvazione del primo sì al testo del decreto attuativo della riforma fiscale, evidenziando le interlocuzioni svolte sia in ambito parlamentare che governativo e il confronto costruttivo anche con le altre associazioni di categoria.
“Ora abbiamo davanti questo decreto legislativo, in cui, da un lato, è stata ripristinata, rispetto alle prime bozze, la possibilità di svolgere l’attività di Pvr anche negli esercizi autorizzati ai sensi dell’art. 86 Tulps ed è stata eliminato il costo di mille euro una tantum per i Pvr, dall’altro, Il canone di concessione, pur essendo stato ridotto – rispetto ad alcune ipotesi iniziali – al 3 percento, risulta ancora elevato, come elevato è il costo della concessione e pesanti risultano gli oneri di gestione dell’attività richiesti a coloro che diverranno aggiudicatari delle concessioni online.
Visto il carattere non vincolante, per il Governo, dei pareri che verranno espressi dalle competenti commissioni parlamentari, i margini di manovra per tentare di ottenere ulteriori modifiche restano molto ristretti. Ciononostante, continueremo, attraverso le interlocuzioni politiche già avviate e con eventuali incontri con le associazioni rappresentative dei maggiori concessionari, a percorrere ognuno degli spazi residuali esistenti per ottenere delle modifiche che vadano nel senso da noi auspicato.
Ma non si può attendere altro tempo senza elaborare un’idea su come muoversi nell’ipotesi, a questo punto altamente probabile, che il contesto normativo resti quello delineato dal decreto approvato il 19 dicembre scorso”, sottolinea il presidente di As.tro.

A tal proposito, viene confermato il ruolo “di ascolto” e di “assistenza” di As.tro verso le imprese rappresentate dall'associazione nell’elaborazione delle possibili prospettive imprenditoriali, ma senza intervenire su eventuali ipotesi di “aggregazioni” in vista della partecipazione al futuro bando per il gioco online. 
“All’esito di questa riunione o, eventualmente, dei successivi incontri che ne dovessero far seguito, auspico di poter apprendere, grazie ai vostri interventi, la posizione che ognuno di voi reputerà più opportuno assumere, in termini imprenditoriali, rispetto a questo nuovo contesto normativo.
Nel mio ruolo di presidente, ho infatti il dovere e l’esigenza di impostare una politica associativa in grado di rappresentare tutte le istanze che emergeranno a seguito del confronto che avrà inizio oggi.
In altri termini – e voglio dirlo con estrema chiarezza – l’associazione non si farà promotrice di una specifica strategia imprenditoriale rispetto ad un’altra”, rimarca Pucci, a scanso di equivoci.
“Sono più di venti anni che lavoro in questo settore e la mia pregressa esperienza di avvocato che ho svolto anche come consulente in ambiti associativi, mi ha, infatti, consentito di essere testimone degli effetti nefasti che la commistione tra attività politica di rappresentanza e assunzione di ruoli inerenti alle scelte imprenditoriali può generare sulla sopravvivenza di un’associazione di categoria, la quale, perciò, deve sempre preservare la natura di soggetto istituzionalmente votato alla rappresentanza di interessi collettivi.
As.tro continuerà quindi a rappresentare, in ogni ambito politico e amministrativo, le istanze e gli interessi di tutte le aziende che ne fanno e ne entreranno a fa parte: continuerà quindi a rappresentare e ad assistere le aziende che intenderanno partecipare singolarmente alla gara, le aziende che decideranno di aggregarsi, indipendentemente dal soggetto aggregativo a cui decideranno di aderire (avendo presente l’ipotesi che potranno essere diverse le aggregazioni che nasceranno tra le aziende in orbita As.tro) e continuerà a rappresentare e ad assistere anche le aziende che decideranno di muoversi in direzioni diverse da quelle appena prospettate o di non muoversi in alcun modo”.


Il momento è topico. “È già plausibile, inoltre, immaginare che la capacità delle aziende di adattarsi allo scenario complessivo che si sta delineando, sarà tanto più efficace quanto più le stesse, oltre a far leva sugli strumenti aggregativi già messi a disposizione dall’ordinamento (in particolare dal Nuovo codice dei contratti pubblici) per consentire loro di raggiungere i requisiti dimensionali per partecipare alla gara, riusciranno anche a muoversi in un’ottica di multicanalità dell’offerta.
In presenza di questo scenario, i cui contorni sembrano ormai in fase di definitivo consolidamento, che si caratterizza, per l’appunto, come un processo che va nella direzione di favorire la creazione di realtà imprenditoriali di dimensioni più rilevanti e in grado di essere trasversalmente presenti nei diversi segmenti dell’offerta di gioco, diviene necessario il ruolo dell’associazione in qualità di soggetto in grado di svolgere il compito di garante.
L’associazione dovrà quindi dimostrarsi in grado di garantire che qualsiasi iniziativa aggregativa o di altra natura, in cui saranno coinvolte una o più delle aziende associate non si riveli, per loro, come un pericoloso percorso obbligato.
In altri termini, As.tro potrà svolgere, al proprio interno, il ruolo di arbitro e garante affinché il processo messo in moto dalla disciplina di riordino, a partire da quella già in atto per il gioco a distanza, non sia abbandonato a sé stesso e non si traduca in forme di prevaricazione e cannibalizzazione a scapito di alcuna delle imprese associate e a vantaggio di altre”.

Per il futuro quindi anche As.tro è chiamata a rinnovarsi, con un processo che verrà avviato in occasione dell’assemblea dei soci in programma il 25 gennaio, con l'obiettivo di “diventare una vera e propria associazione di filiera”.

 

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