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Scommesse clandestine a Marsala: Gdf confisca 23 milioni a due associazioni criminali

23 gennaio 2024 - 10:24

La Guardia di finanza di Marsala sequestra oltre 23 milioni di euro a diversi soggetti accusati di appartenere a due associazioni a delinquere dedite alle scommesse clandestine.

Scritto da Redazione
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Oltre 23 milioni di euro confiscati a diversi soggetti accusati di appartenere a due distinte associazioni a delinquere dedite alla raccolta clandestina di scommesse sportive a Marsala, della provincia di Trapani, con raccolta di denaro anche all’estero. Come riporta il sito delle Fiamme gialle, a disporre il sequestro è stato G.i.p. presso il tribunale di Marsala, su richiesta della procura della Repubblica locale.

L’indagine è stata condotta dai militari della Guardia di finanza, sotto la direzione della Procura, che ha permesso di evidenziare gravi indizi di colpevolezza nei confronti di nove soggetti. Questi ultimi sono stati sottoposti a diverse misure cautelari per la partecipazione alle associazioni e per singoli reati.

In sintesi l’ordinanza del G.i.p. ha portato alla luce un sistema illecito per la raccolta di scommesse clandestine con un volume d’affari di circa 23 milioni di euro, con la partecipazione di oltre 1000 scommettitori alcuni dei quali addirittura residenti in Tunisia. Le indagini preliminari sono ancora in corso e hanno preso spunto dalla segnalazione di un cittadino privato.

In particolare sono stati sottoposti a una attenta verifica alcuni conti gioco regolarmente accesi da parte di una coppia di coniugi trapanesi, che presentavano un’elevata sproporzione tra il volume delle giocate eseguite rispetto alla capacità economica che manifestavano.

Proseguendo le indagini le forze dell’ordine hanno anche rilevato rilevato che i coniugi erano inseriti in due distinte associazioni a delinquere che operavano separatamente, ma con le medesime modalità. Nella prima si ponevano come intermediari tra gli scommettitori privati e i siti sui quali questi ultimi avevano aperto regolarmente i propri conti gioco, permettendo così l’anonimato. Nella seconda invece si occupavano raccolta di scommesse e del successivo utilizzo di siti esteri dedicati a questo, privi delle autorizzazioni necessarie per poter operare in Italia.

Una volta eseguita la giocata in contanti veniva rilasciata un’apposita ricevuta cui seguiva, sempre in contanti, l’eventuale liquidazione della vincita. Le indagini, inoltre, grazie allo scambio di e-mail, al contenuto di chat e alle intercettazioni telefoniche, hanno permesso di individuare gli ulteriori soggetti coinvolti e di definire il ruolo ricoperto da ciascuno nell’attività illecita.

Dei dodici soggetti coinvolti nelle indagini in corso (fermo restando il principio di non colpevolezza) a nove è stato destinato di un provvedimento restrittivo a causa di gravi indizi di colpevolezza. Quattro di essi sono stati sottoposti a una misura cautelare personale agli arresti domiciliari; ad altri due è stata data una misura cautelare con obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza; altri tre, invece hanno ricevuto una misura cautelare interdittiva con divieto di esercitare la professione e attività imprenditoriali.

 

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