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Torino, Gdf scopre sala slot abusiva: ricostruita base imponibile di tre milioni di euro

05 gennaio 2024 - 10:00

La Guardia di finanza di Torino scopre una sala slot abusiva in un esercizio del capoluogo. I militari ricostruiscono una base imponibile di tre milioni di euro frutto di apparecchi da gioco scollegati dalla rete Adm.

Scritto da Redazione
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Tre milioni di euro non dichiarati al fisco, frutto di apparecchi da gioco scollegati dalla rete telematica dell’Agenzia delle dogane e monopoli. Questo il bilancio ipotizzato dalla Guardia di finanza di Torino a seguito dei controlli condotti in un esercizio commerciale del capoluogo, nell’ambito dell’operazione Undertotem, a contrasto al fenomeno del gioco illegale. La verifica terminata nella mattinata di oggi ha infatti portato alla luce l’esistenza di una sala slot abusiva all’interno di un bar del quartiere torinese di Parella.

In base a quanto riportato sul sito delle forze dell’ordine nel locale erano presenti ambienti a cui si accedeva da una porta privata. Al suo interno sono stati ritrovati apparecchi elettronici del tipo slot machine con codici alterati e scollegati dalla rete gestita da Adm. Tali apparecchi contenevano somme di circa 4mila euro, verosimilmente frutto delle giocate del giorno.

Dopo aver constatato la totale assenza di documentazione contabile relativa agli apparecchi da gioco, i finanzieri hanno ipotizzato che la base imponibile relativa al prelievo erariale unico potesse essere di oltre 3 milioni di euro. Anche l’attività commerciale operava in nero, in quanto i clienti del bar ricevevano scontrini emessi da un registratore di cassa privo della funzione di comunicazione telematica all’erario degli incassi giornalieri.

La barista risultata anche lei in nero aveva tuttavia conservato gli scontrini, annotando in una contabilità parallela tutti gli incassi, corrispondenti agli introiti dell’esercizio non dichiarati al fisco, che risultavano di circa 125mila euro. Non avendo dichiarato alcun compenso, il gestore del bar aveva anche potuto accedere al beneficio della pensione di cittadinanza pari a 630 euro mensili.

I militari, pertanto, hanno previsto per il titolare sanzioni amministrative per la detenzione di apparecchi da gioco illegali, per il mancato pagamento delle imposto e per l’impiego di personale senza assolvimento degli obblighi contributivi. Inoltre l’uomo è stato segnalato all’autorità giudiziaria locale per indebita percezione della pensione di cittadinanza, per la quale è stato già interessato l’Inps al fine di recuperare quanto percepito indebitamente.

 

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