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Ughi (Obiettivo 2016): 'Accanto alle Donne del gioco, settore deve riaprire'

11 febbraio 2021 - 16:26

Maurizio Ughi, presidente Obiettivo 2016, a Roma a sostegno delle Donne del gioco per la riapertura del settore del gaming.   

Scritto da Ac
Ughi (Obiettivo 2016): 'Accanto alle Donne del gioco, settore deve riaprire'

 

 

“Sono qui per mostrare vicinanza e fare i complimenti alle donne del gioco che stanno rappresentando il disagio e le criticità del nostro settore alla perfezione. Ora, però, serve riaprire e sono confidente che dopo la scadenza del 5 marzo, di cui si parla molto, stavolta potremmo davvero tirare su la saracinesca”. C’era anche Maurizio Ughi, presidente di Obiettivo 2016 e storico manager del settore del gioco a Roma, a sostegno della manifestazione delle “Donne del gioco”. “Una manifestazione che serve per rappresentare il disagio e le criticità dei punti gioco e che vuole spingere alla riapertura delle attività. Se questo non avverrà il gioco andrà a finire e non si riuscirà a ricreare in breve tempo quell’avviamento che abbiamo messo in piedi in tanti anni di lavoro”, ha commentato Ughi ai microfoni di Gioconews.it.

Le Donne del gioco e il settore, possono farcela? “Sono state bravissime a rappresentare il nostro settore e hanno dimostrato di essere state più brave di noi maschi perché sono riusciti ad avere anche interlocutori istituzionali che sono venuti a vedere questa manifestazione che dura ormai da un mese. E per questo sono qui per ringraziarle del lavoro che stanno facendo e che stanno facendo molto bene”.

Quanto può resistere ancora la filiera? “Il settore non ce la fa più, non può più sopravvivere anche perché non ha avuto neanche i ristori. Mi auguro che col nuovo Governo vengano finalmente erogati gli aiuti in maniera congrua e che servano per rimettere in pari le casse ormai asciutte. Solo in questo modo si potrebbero aiutare a riprendere le attività perché al momento non ci sono i soldi per riaprire la saracinesca”.

Sui tempi Ughi ha le idee chiare: “Sono confidente che dal 6 marzo le riaperture siano finalmente possibili.  Anche perché noi possiamo essere molto utili agli italiani che, dopo essere stati incatenati a casa per tante settimane possono aver bisogno di un po’ di svago e noi siamo il settore dell’intrattenimento e lo possiamo fare nella maniera corretta e in linea con le indicazioni normative e i protocolli sanitari e di sicurezza”.

 

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