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Uif: 155mila Sos nel 2022, importante contributo degli operatori di gioco

04 luglio 2023 - 15:46

Secondo il rapporto 2022 dell'Unità di informazione finanziaria per l'Italia continuano ad aumentare le segnalazioni di frode da parte comparto del gioco.

Scritto da Daniele Duso
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"Nel 2022 l’Unità ha ricevuto oltre 155.000 segnalazioni di operazioni sospette (Sos), circa l’11 percento in più dell’anno precedente, gran parte delle quali inoltrate dal sistema bancario e finanziario. Un importante contributo è giunto dagli operatori non finanziari e dai prestatori di servizi di gioco, mentre l’apporto dei professionisti ha registrato variazioni più contenute". Questa la presentazione del comparto del gioco riportata nella relazione di Enzo Serata, direttore dell'Unità di informazione finanziaria per l'Italia, che accompagna il Rapporto della stessa Uif pubblicato oggi, 4 luglio.

Nello specifico il Rapporto riporta che "nel 2022 è proseguito il trend positivo del flusso segnaletico riferito ai prestatori di servizi di gioco (+21,0 percento, da 7.659 a 9.266 SOS). In generale, l’andamento del comparto potrebbe essere connesso con la ripresa dell’attività dovuta all’allentamento delle misure restrittive adottate durante l’emergenza sanitaria".

Il documento riporta già dei dati relativi al 2023, con "il numero di segnalazioni di operazioni sospette ricevute si è attestato a 51.956 unità, con un incremento dell’8,2 percento rispetto allo stesso periodo del 2022. L’aumento delle Sos inviate agli OO.II. è stato del 10,8 percento. La crescita delle segnalazioni nel 2022 si è accompagnata all’ampliamento del numero dei segnalanti, grazie a 497 nuovi iscritti al portale Infostat-UIF (353 nel 2021)". Fra le nuove iscrizioni tre sono di operatori di gioco che offrono servizi online.

Tornando al 2022 il rapporto dice che "si registra anche un aumento significativo (+50,0 percento) delle segnalazioni che non recano un luogo fisico di esecuzione in quanto effettuate 'online', a conferma che ormai tale prassi operativa si è consolidata. Le principali categorie di segnalanti che hanno rilevato tale ultima operatività sono rappresentate dagli Imel (44,8 percento, con 3.360 Sos) e operatori di gioco (41,1 percento, con 3.085 Sos)". Risultano in netto allungamento anche "le tempistiche delle segnalazioni per i prestatori dei servizi di gioco", per loro passa dal 46,1 percento al 22,7 percento la quota di quelli che sono riusciti a inviare le segnalazioni nella fascia temporale 1-30 giorni. 

"Particolarmente lunghe nella loro conclusione anche le indagini rivolte ai prestatori di servizi di gioco", che nel 57 percento dei casi hanno superato il termine dei 30 giorni.

Spiega ancora il rapporto che "per il 2022, in base ai dati disponibili a metà marzo 2023, le Sos di tipo A, ovvero quelle prive di sufficienti scenari di rischio, hanno rappresentato circa il 9 percento del totale; la percentuale sale a oltre il 10 percento per la categoria banche e Poste e a circa il 12 percento per i prestatori di servizi di gioco". Le Sos di tipo B, "connotate da deboli elementi, anche investigativi, a supporto del sospetto, hanno costituito poco meno del 20 percento del totale; anche in questo caso per alcune categorie di segnalanti le percentuali sono più elevate, come per i professionisti (circa 23 percento) e i prestatori di servizi di gioco (oltre 31 percento)", mentre "tra le restanti segnalazioni, una su quattro è stata considerata ad alto rischio, ossia centrata su riconosciuti scenari di rischio elevato di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, con coerenti riscontri di interesse in sede di analisi finanziaria e/o investigativa. La quota di segnalazioni di questo tipo è diversa tra le varie categorie di segnalanti: meno rilevante per gli operatori non finanziari e per i prestatori di servizi di gioco rispetto a banche e Poste".

La crescente pressione operativa ha reso necessaria la ricerca di nuovi approcci e la sperimentazione di nuove soluzioni di processo, tecnologiche e organizzative. Sono quindi stati messi a punto due sistemi paralleli, il secondo dei quali, il cosiddetto Laser, da Lettura assistita di Sos per la elaborazione del rischio, "è stato sviluppato con riferimento alle segnalazioni dei settori speciali (carte, giochi, rimesse e valute virtuali), connotate spesso da un numero elevato di soggetti e di controparti: attraverso un sistema di scoring delle informazioni, esso fornisce una valutazione guidata della rischiosità del contesto sotto i profili finanziario e investigativo nonché una classificazione sulla base di molti dei fenomeni disponibili nel sistema Radar".

In ambito di criminalità organizzata "gli esiti degli approfondimenti finanziari hanno confermato l’interesse delle consorterie mafiose nel settore dei giochi e delle scommesse (con un peso di tali segnalazioni pari all’8,5 percento di quelle riconducibili all’area di rischio in esame), non solo tramite il relativo utilizzo quale canale diretto e immediato per il riciclaggio di fondi di provenienza illecita ma anche mediante la costituzione all’estero di intermediari finanziari grazie a risorse provenienti da società del comparto".

Nello specifico il Rapporto contiene un paragrafo dedicato al comparto dei giochi e delle scommesse, che continua a mostrare zone d’ombra, suscettibili di favorire fenomeni di riciclaggio. Nel corso del 2022, diverse segnalazioni inoltrate da altrettanti concessionari di gioco online hanno portato all’attenzione dell’Unità presumibili meccanismi di chip dumping14 intercettati dalle piattaforme di gioco nell’ambito delle procedure interne antifrode. La fattispecie prevede la canalizzazione, resa apparentemente legittima dal ricorso al chip dumping, di fondi aventi origine illecita verso conti di gioco, successivamente incassati in contanti tramite voucher presso punti vendita ricorrenti e concentrati nella medesima area geografica. La comune zona di insediamento dei giocatori e l’esecuzione delle operazioni in date contigue induce a ipotizzare una più ampia rete di soggetti coinvolti, direttamente o in qualità di meri prestanome, in condotte collusive finalizzate al riciclaggio di somme illecite derivanti da frodi informatiche, clonazioni di carte di pagamento e truffe di vario genere. Una caratteristica peculiare oggetto di segnalazione attiene alla rilevazione di numerosi soggetti che, in sede di adeguata verifica, forniscono informazioni anagrafiche dal contenuto similare, illogico o incoerente, facendo presumere che le operazioni poste in essere siano riconducibili a un’unica persona fisica che agisce sotto diverse false identità. Tale ipotesi è suffragata dall’utilizzo delle stesse risposte alle “domande segrete” previste per il recupero delle password di accesso ai conti di gioco. Inoltre, gli approfondimenti condotti sull’operatività registrata presso gli esercenti maggiormente coinvolti non hanno portato a escludere la complicità degli esercenti, che potrebbero consentire la riscossione dei voucher da parte di soggetti diversi dai richiedenti. Da ultimo, si sono riscontrate condotte di taluni Punti Vendita Ricarica (Pvr) che promuovono, all’insaputa del concessionario, giochi tramite siti web non autorizzati dall’Adm (presenti nell’elenco dei siti soggetti a inibizione) con modalità non consentite (come la raccolta di scommesse per eventi non inseriti nel palinsesto reso disponibile dall’Adm stessa o la presenza di apparecchi videoterminali non conformi alle disposizioni di cui ai commi 6 e 7 dell’art. 110 Tulps). Tali circostanze delineano un esercizio abusivo dell’attività di giuoco o di scommessa e favoriscono fenomeni di riciclaggio attraverso operazioni non tracciate e fuori dal controllo sia del concessionario sia delle Autorità preposte.

Nel corso del 2022 è stato realizzato un sistema di calcolo e consultazione di un vasto insieme di indicatori che, a partire dai dati contenuti nelle segnalazioni di operazioni sospette e nelle altre fonti dati in uso nell’Unità, forniscono indicazioni sintetiche relativamente alla possibile classificazione e alla modalità di trattamento delle segnalazioni stesse. Inoltre, con riferimento alle segnalazioni dei settori speciali (carte, giochi, rimesse e valute virtuali), è stato sviluppato uno specifico sistema di selezione che fornisce una valutazione guidata del grado di rischiosità delle Sos.

Nel rapporto trovano spazio anche eventi che potremmo definire "curiosi", fermo restando il fatto che vi sono reati soggiacenti. "Emblematico è il caso di un ministro di culto", riporta il Rapporto, "il quale, sfruttando la delega a operare sui rapporti bancari intestati a enti caritatevoli e religiosi, ha sottratto gran parte dei fondi ivi giacenti, generati dalle numerose donazioni disposte da privati, destinandoli all’alimentazione di conti gioco gestiti da concessionari tramite piattaforme online. L’appropriazione indebita delle somme si è perfezionata tramite plurimi bonifici di importi a cifra tonda variamente giustificati, previo transito sui rapporti personali del segnalato". Oltre a questo sono stati più d'uno i casi nei quali il Bonus cultura, destinato ai cittadini che compiono 18 anni, è stato usato per trasferire fondi, ovviamente in modo illegale, a conti gioco.

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