Delocalizzazione Adm, Usb propone stato di agitazione
L'Unione sindacale di base contesta ai vertici di Adm l'aver preso una decisione non condivisa sull'abbandono dell'attuale sede della Direzione centrale dell'Agenzia.
Scritto da Daniele Duso
Roma - La direzione dell’Agenzia comunica ufficialmente alle organizzazioni sindacali e alla Rsu la volontà di abbandonare l’immobile di via Carucci, ma l'Usb, Unione sindacale di base, non ci sta.
L'organizzazione sindacale contesta il fatto che la direzione abbia comunicato "solo quello che si era venuto già a sapere in via ufficiosa, dimostrando ancora una volta l’intenzione di andare avanti per la propria strada senza alcun reale confronto e coinvolgimento, per poi farci trovare davanti ai fatti compiuti. È stato confermato che il loro 'progetto' è quello di smembrare via Carucci, un sostanziale divide et impera degli uffici che andrebbero ad occupare piani di palazzi sparsi per la città, che troverà la più ferma opposizione da parte dell’Usb".
La sede di via Carucci, a Roma, è una delle più importanti a livello nazionale. Sede della Direzione centrale dell'Agenzia delle accise, delle dogane e monopoli, "ospita" attualmente 650 lavoratori circa, destinati ad aumentare con le nuove assunzioni previste dall'ente. La direzione ha deciso da tempo la dislocazione di alcuni uffici, un cambiamento che però non trova d'accordo il sindacato di base.
"Già in estate vorrebbero spostare a via Stefano Gradi (zona Fonte Meravigliosa) 180/200 persone, a seguire altri 100 a Piazzale Kennedy e una 50ina a Piazzale degli Archivi (zona Eur), mentre i Laboratori rimarrebbero nella palazzina C di via Carucci. Ci hanno detto quanti ma non ci hanno detto chi, quali uffici, e i conti non ci tornano. Abbiamo proposto alle nuove Rsu la proclamazione dello stato di agitazione contro questo spezzatino senza senso, attendiamo risposte".