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Zamparelli (Sts): 'Distanziometro e limiti orari inefficaci per contrastare il Gap'

25 maggio 2023 - 11:41

Al seminario dell'Istituto per la competitività Emilio Zamparelli (Sindacato totoricevitori sportivi) rimarca l'urgenza di un riordino del gioco che non riproponga distanziometro e limiti orari, dimostratisi inefficaci per i giocatori patologici.

Scritto da Carlo Cammarella

Roma - "Dalla lettura del Rapporto I-Com emerge come il settore del gioco pubblico negli ultimi 10 anni sia stato fortemente condizionato dalle leggi regionali. Ne sono una dimostrazione i dati della raccolta, con una crescita esponenziale del gioco online da un lato, e quelli sulla distribuzione dei punti gioco sul territorio in maniera non omogenea. Dagli interventi di oggi emerge un bisogno comune che è quello di avere certezze, quelle certezze che nell'ultimo decennio non abbiamo avuto. E dunque necessario un riordino che restituisca al settore un quadro normativo chiaro". 

Lo rimarca Emilio Zamparelli, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, nel suo intervento al seminario pubblico "La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri”, promosso dall'Istituto per la competitività - I-Com insieme con Igt  oggi, 25 maggio, a Roma.

Zamperelli quindi afferma: "Ritengo che si debba iniziare a scrivere il riordino dando uno sguardo al passato considerando quello è successo negli ultimi anni e soprattutto l'efficacia dei provvedimenti che hanno riguardato il settore, emessi da Regioni e Comuni. Non dobbiamo ricadere negli stessi errori, ma capire se tali provvedimenti sono stati davvero efficaci oppure no. Altrimenti rischiamo di dimenticare gli errori fatti nel passato. Tali provvedimenti sono migliaia, è stato difficile stargli dietro e sono tutti provvedimenti fotocopia, con l'introduzione di distanziometri e di fasce orarie per le attività di gioco. Serve una riflessione su tali strumenti: hanno raggiunto lo scopo per il quale sono stati emessi? Questi strumenti sono stati utili alla tutela del giocatore? Io partirei da questo, altrimenti rischiamo di scrivere un testo di riordino con gli stessi strumenti, che probabilmente sono stati inefficaci. Per capire che i giocatori non sono stati tutelati basta leggere quello che hanno scritto l'Eurispes o altri enti accreditati sul distanziometro: per il ludopatico non rappresenta un 'problema' visto che per giocare si sposta, non gioca sotto casa né vicino ai luoghi di lavoro".

Il presidente del Sindacato totoricevitori sportivi quindi sottolinea: "L'unico effetto del distanziometro è stato quello di aver sfavorito il giocatore sociale, non sono state tutelate le fasce deboli ed è causato un danno all'Erario, al contempo favorendo il mercato online. Quindi credo per il distanziometro vadano fatte delle riflessioni accurate per evitare di incorrere nello stesso errore e di ritrovarcelo nel testo di riordino.
Per quanto riguarda le fasce orarie, soprattutto al tempo online, quando una persona può giocare al proprio device comodamente seduto sul proprio divano, a qualsiasi ora del giorno e della notte, credo che non abbia senso parlarne ancora. Ma soprattutto non ha senso per come sono state intese da Regioni ed enti locali. Ad esempio a Ventimiglia, dove si è consentito di giocare nelle ore notturne invece che di giorno.
Quindi va pensato un riordino che tuteli davvero la salute pubblica. Noi come associazione di categoria il giocatore problematico lo temiamo, noi come tabaccai gestiamo il giocatore sociale. Nelle nostre attività il giocatore problematico non trova le condizioni ideali per poter giocare, è un luogo sempre aperto dove la gente entra non solo per giocare ma anche per chiedere altri servizi".

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