La contestata ordinanza sul gioco di Ventimiglia fa scuola fra i comuni della Liguria.
L'amministrazione di Cairo Montenotte, in provincia di Savona, ha infatti preso a modello le fasce orarie della città al confine con la Francia, vietando l'esercizio delle sale scommesse e delle sale Vlt, nonché l'utilizzo degli apparecchi installati nei pubblici esercizi, nelle tabaccherie nei circoli privati dalle 7 alle 19.
I titolari dei titoli abilitativi per la gestione degli apparecchi da gioco con vincita in denaro inoltre sono tenuti ad osservare l'obbligo di esporre su apposite targhe all'interno del locale, in luogo ben visibile al pubblico, formule di avvertimento sul rischio di dipendenza, nonché gli orari di apertura della sala o del funzionamento dei giochi.
La violazione di tale ordinanza, che sarà in vigore dal 2 maggio, comporta una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra i mille e i 5mila euro.
L'ordinanza oraria di Ventimiglia, varata a novembre 2018 dal sindaco Enrico Ioculano, ha portato
in piazza gli operatori del settore, che hanno chiesto la definizione di una norma nazionale sul gioco, e alla presentazione di vari ricorsi al tribunale amministrativo competente.
A febbraio 2019 il Tar Liguria si è pronunciato rigettando la domanda incidentale di sospensione del provvedimento e confermandone la validità per esigenze di tutela della salute pubblica.
A questo punto, si attendono i ricorsi anche contro l'ordinanza di Cairo Montenotte, che di sicuro non tarderanno ad arrivare. Il tutto,
nell'attesa che la Regione Liguria riprenda i lavori per la modifica della legge sul gioco del 2013,
fermi ormai da mesi.