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Zega (Codere): 'Aspettando il riordino legge Campania può essere un faro'

30 marzo 2023 - 12:58

Il direttore Amministrazione finanza e Affari istituzionali di Codere Italia sottolinea come l'intera filiera sia pronta a dare il proprio contributo per garantire la lotta al gioco illegale.

Scritto da Daniele Duso
Marco Zega Codere - Convegno Maddaloni (Ce).png

"Cosa hanno portato le politiche restrittive che abbiamo visto negli ultimi anni? A fronte di un aumento di spesa, e quindi a fronte di una maggiore esposizione del giocatore, gli introiti statali sono stati inferiori, pertanto ci ha rimesso anche lo Stato". Cosi Marco Zega, direttore Amministrazione, Finanza e Affari istituzionali di Codere Italia, nel suo intervento al primo appuntamento del 2023 de “In nome della legalità” - l’evento ideato e promosso da Codere Italia, multinazionale di riferimento nel settore del gioco legale - oggi 30 marzo arrivato a Maddaloni (in provincia di Caserta), nella Sala Iorio della Biblioteca Comunale.

“Da anni aspettiamo il riordino del settore e le recenti notizie ci lasciano ben sperare", sottolinea Zega, direttore Amministrazione, Finanza e Affari istituzionali di Codere Italia. "Speriamo che la Legge Regionale della Campania possa essere un faro per le diverse parti che si attiveranno in questa fase di concertazione. L’intera filiera è pronta a dare il suo contributo per garantire la lotta al gioco illegale, la tutela della salute del giocatore e il contrasto al Disturbo da Gioco d’Azzardo, e la difesa degli operatori. Solo così il sistema italiano potrà continuare ad essere un rinnovato esempio anche per gli altri Stati”.

"Bisognerebbe approcciarsi a questo settore economico come a tutti gli altri, sapendo che anche altri settori possono avere delle derive negative", aggiunge, rivolgendosi agli amministratori. "Come possiamo, quindi, agire per bloccare i lati negativi che in questo settore talvolta si sviluppano? Con la formazione, ad esempio". Un discorso che lo porta quindi a complimentarsi nuovamente con gli amministratori campani, facendo un plauso a una legge, quella regionale sul gioco, appunto, che "ha provato a tutelare sia il giocatore che l’attività economica. Perché", ricorda Zega, "ci sono state altre regioni che hanno messo all’interno della propria legge regionale distanziometri e obblighi agli operatori di mantenere i livelli occupazionali, cosa di fatto impossibile per un’attività costretta a spostarsi in periferia o in una zona marginale".

"La nostra speranza", chiosa, quindi, Zega, "era che la legge potesse diventare un faro per altre amministrazioni regionali, ora proviamo ad alzare il tiro: speriamo che il legislatore della delega fiscale possa trovare ispirazione nel vostro operato. L’articolo 13 della delega fiscale è sicuramente un buon punto di partenza, alcuni passaggi rimangono ancora confusi nei contorni, soprattutto per quel che riguardo il conflitto territoriale, ma si tratta di principi, dovremmo attendere per  capire come verranno delineati dai decreti attuativi".

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