Dl Dignità e gioco: Anso ad adiuvandum de ‘Il Giunco’ nel ricorso al Tar Lazio
L’Associazione nazionale stampa online contesta la sanzione amministrativa sproporzionata e si è costituita ad adiuvandum a ‘Il Giunco’ che avrebbe violato il divieto di pubblicità di gioco.
Anso si schiera con ‘Il Giunco’, editore dell’omonima testata giornalistica online, nel ricorso al Tar del Lazio contro l’Agcom la cui pronuncia è attesa per le prossime settimane. L’Associazione nazionale stampa online chiede l’annullamento della multa da 50mila euro irrogata dall’Autorità garante per le comunicazioni al piccolo editore toscano per la presunta violazione del divieto di pubblicità dei servizi di gioco disposta dall’articolo 9 del decreto Dignità.
“La scelta di combattere il gioco d’azzardo attraverso il divieto della sua promozione è corretta - dichiara Marco Giovannelli, presidente di Anso - molto meno il sistema sanzionatorio delle norme previste perché non si può chiedere a una testata giornalistica di pagare 50mila euro a seguito di un articolo pubblicato. L’associazione appoggia quindi il ricorso de Il Giunco perché si arrivi a una soluzione equa. Sulla scorta dei recenti pronunciamenti della Corte Costituzionale in tema di sanzioni, Anso ha rilevato come la norma primaria che prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria minima di 50mila euro sia del tutto irragionevole e sproporzionata prevedendo una modalità di calcolo che non consente ad Agcom di poter differenziare il trattamento sanzionatorio rispetto alla fattispecie concreta ed avendo portata indistinta in relazione a qualsiasi trasgressore da Google al piccolo editore locale".