Cts: "Sospensione attività di gioco, serve valutazione tecnico-scientifica'
A seguito dei contenziosi nei Tar, il Comitato tecnico scientifico sottolinea la necessità di una 'puntuale valutazione tecnico-scientifica' sulla sospensione delle attività di gioco.
Governo, Regioni e Comitato tecnico scientifico "trattano" sulle riaperture delle attività economiche e produttive del tutto o parzialmente chiuse per il contenimento del Covid e, alla luce degli scenari attuali, la fine di aprile sembra essere la più papabile. Ovviamente per le regioni che potranno ottenere lo status di “zona gialla”.
Ma non per il gioco, che ancora una volta dovrebbe essere fra gli ultimi a poter ripartire, a maggio, almeno.
Nel frattempo, il tema è tornato sotto la lente del Cts, che ha esaminato la questione del lockdown del gioco terrestre nella seduta del 26 febbraio, di cui è stato appena pubblicato il verbale.
Secondo quanto si legge, si chiede un particolare approfondimento sui alcuni punti che hanno costituito "oggetto di contenzioso e di provvedimenti giurisdizionali con i quali è stata sottolineata la necessità di una puntuale valutazione tecnico-scientifica".
Tali eservizi "presentano notevoli complessità nella prevenzione del contagio, anche per le numerose evidenze di utilizzo di superfici di contatto promiscuo. Un ulteriore elemento di complessità è legato alle attività statico-dinamiche dei lavoratori e dei clienti senza la possibilità di previsione dell'utilizzo della mascherina da parte di tutti i presenti negli ambienti, anche in relazione al consumo di alimenti e bevande e del fumo di tabacco che avviene nei locali da gioco".