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Distante (Sapar): 'In piazza in difesa di 150mila lavoratori del gioco'

16 dicembre 2019 - 11:42

Sapar annuncia una manifestazione, in programma domani 17 dicembre a Roma, in difesa dei diritti dei lavoratori del comparto del gioco.

Scritto da Redazione

Sapar chiama a raccolta gli operatori del gioco di Stato per difendere il diritto al lavoro: domani martedì 17 dicembre alle ore 14.30 in piazza Montecitorio a Roma, il comparto scenderà ancora una volta in piazza per denunciare l’incompetenza di una classe politica che sta determinando la fine di un settore produttivo, quello del gioco di Stato.

Cinquemila piccole e medie aziende e 150mila dipendenti: sono questi i numeri di una filiera che significa legalità e occupazione sul territorio, ma che a gennaio sarà smembrata sotto il colpo dell’ennesimo aumento della tassazione previsto dalla Legge di Bilancio 2020.
 
“Domani scenderemo nuovamente in piazza Montecitorio – sottolinea il presidente di Sapar Domenico Distante – per far sentire al governo un’unica voce, quella di tutti gli attori del gioco pubblico che oggi vedono compromessa la possibilità di portare avanti le proprie attività e salvaguardare migliaia di posti di lavoro.
 
Non possiamo più consentire al Governo di impedire di esercitare attività legali svolte nel pieno rispetto delle regole cedendo a reiterati prelievi dalle tasche delle imprese e dei lavoratori.
 
Perché se il gioco fa male, fa male tutto: e allora il Governo mostri almeno per una volta un minimo di coerenza, uniformando norme e tassazioni per tutte le offerte di gioco, non solo per le slot.
 
Il futuro peraltro non è affatto roseo: nella Legge di bilancio per il 2020 è stato inserito un bando per il rinnovo delle concessioni che così come concepito, darà il colpo di grazia alla microimprenditorialità del settore”.
 
“Pertanto chiediamo pubblicamente al Governo – conclude Distante – l’apertura di un tavolo di confronto, tante volte preannunciato e mai attuato, che porti ad un riordino nazionale dei giochi, vista l’incertezza e frammentazione normativa a livello regionale, e che dia certezze una volta per tutte alla programmazione per le piccole e medie imprese. Per far questo domani manifesteremo uniti in un appello corale che richiede la massima partecipazione”.

 

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