Entrate tributarie, Mef: 'Dai giochi 10,3 miliardi, + 6,8 percento'
Il rapporto sulle entrate tributarie del Mef per i primi otto mesi del 2019 evidenzia crescita del gettito dai giochi del 6,8 percento, per la cifra di 10,3 miliardi.
Nei primi otto mesi dell’anno, le entrate dai giochi ammontano a 10,3 miliardi di euro (+6,8 percento).
Questo uno dei dati che emerge dalla lettura del rapporto sulle entrate tributarie appena pubblicato dal ministero dell'Economia e delle finanze, relativo al periodo gennaio-agosto 2019.
Nei primi otto mesi dell'anno in corso si registra un gettito complessivo di 288 miliardi di euro, che risulta influenzato dalla proroga al 30 settembre dei termini di versamento di tutte le imposte autoliquidate per i soggetti che svolgono attività economiche per le quali sono stati approvati gli indicatori di affidabilità (Isa): nel 2018 i versamenti invece sono stati effettuati nel mese di agosto. Si attende il gettito dei prossimi mesi per poter effettuare una valutazione significativa del complessivo andamento delle entrate tributarie.
Tra le altre imposte dirette si segnala la riduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi e delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (-158 milioni di euro, -2,6 percento), dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-758 milioni di euro, -78,6 percento) che rispecchia le performance negative dei mercati nel corso del 2018. Anche l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione mostra una diminuzione di 778 milioni di euro che riflette i risultati negativi dei rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.
L’imposta sulle assicurazioni segna una diminuzione del 39,4 percento determinata, nel mese di luglio, dal recupero del maggiore acconto versato nel 2018 per effetto dell’aumento dell’aliquota, dal 40 percento al 58 percento, previsto dalla legge finanziaria per il 2018. L’imposta di bollo mostra un calo di 451 milioni di euro (-9,5 percento) dovuto anche alle nuove disposizioni, in vigore dal 1 gennaio 2019, che hanno modificato le modalità di versamento dell’imposta sulle fatture elettroniche e l’imposta di registro mostra una diminuzione di 172 milioni di euro (-5,1 percento).