Lazio, Sts al fianco dei lavoratori del gioco: 'Rete legale a rischio'
Il presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, Giorgio Pastorino, esprime i propri timori circa gli effetti dell'applicazione del distanziometro del Lazio alle attività di gioco esistenti.
Il futuro del comparto del gioco nel Lazio è un appeso a un filo. A fine agosto, infatti, se la Regione non interverrà sull’attuale legge regionale, scatterà l’applicazione del distanziometro che manderà in fumo l’attuale rete di raccolta: si tratta di circa 5.000 imprese, tra sale giochi e sale scommesse, a cui si aggiungono anche le nostre tabaccherie ricevitorie che installano gli apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro e i corner scommesse.
ll presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, Giorgio Pastorino, esprime i propri timori in proposito: “Un vero e proprio disastro, per i lavoratori e le loro famiglie, che sembra proprio una beffa.
In questo periodo storico, dominato dall’emergenza epidemiologica del Covid-19, si cerca in tutti i modi di salvare e rilanciare l’intero sistema economico del Paese, ma il mondo del gioco legale nel Lazio viene mandato deliberatamente in fumo".
“Per questo motivo – prosegue il presidente Pastorino - i tabaccai ricevitori non possono che supportare i lavoratori del gioco che hanno organizzato per il prossimo 29 aprile a Roma una grande manifestazione pacifica, 'Non lasciate il Lazio alle mafie', per chiedere alla Regione di modificare la pericolosissima legge regionale.”
L’appuntamento è in piazza Oderico da Pordenone, alle ore 15, sotto il palazzo della giunta regionale.
“In gioco c’è il futuro della rete di gioco legale regionale - conclude Pastorino - per questo è nostro dovere esserci.”