Lazio, gioco pubblico: al via la rivoluzione per la legalità
Per il coordinamento del gioco pubblico del Lazio 'Alleati per la legalità' serve una profonda revisione del settore che riesca a 'tenere insieme contrasto al Gap e alle mafie'.
“Istituzione dei ‘Whistleblowing point’ in ogni punto di gioco pubblico per segnalare illeciti o atti di illegalità urbana, introduzione del controllo di accesso attraverso la Gaming card, bollino ‘Alleati per la legalità’ e campagna di sensibilizzazione, attivazione del registro di autoesclusione, formazione, qualità degli ambienti, nuova distribuzione dei punti di gioco per evitare zone a luci rosse, confronto costante con istituzioni e parti sociali: sono queste le proposte lanciate dal coordinamento delle associazioni del settore per costruire, nel Lazio, un nuovo modello di sviluppo basato su lavoro, salute, legalità, territorio”.
È quanto dichiara in una nota il coordinamento “Alleati per la legalità” che ha pubblicato oggi, 19 gennaio, il ‘manifesto per la cultura del gioco legale’ sottoscritto da Acadi - Confcommercio, Acmi e As.tro (aderenti a Confindustria), Assotabaccai, Donne in gioco, Egp – Fipe, Fit - Federazione italiana tabaccai, Sapar e Sts – Sindacato totoricevitori sportivi.
Che cosa è successo? I lunghi mesi di chiusure dei punti fisici del gioco legale, necessarie per contenere l’avanzamento della pandemia, hanno ridotto i presidi di sicurezza e legalità sul territorio. È diventato, così, evidente come alla caduta del gioco pubblico, basato su un sistema concessorio regolato dalla Stato, sia connesso un decollo di quello illegale, controllato dalla criminalità.
Serve una profonda revisione del settore che riesca a tenere insieme il contrasto al gioco d’azzardo patologico ma anche il contrasto alle mafie che stanno occupando, con il loro sistema illegale, le strade e le piazze delle nostre città”.