skin

Provincia Bolzano: 'Sì al gioco dal 1° luglio, ma solo con Corona-Pass'

22 maggio 2021 - 08:12

Anche la Provincia di Bolzano dice sì alla riapertura del gioco fisico dal 1° luglio, ma consentendo l'accesso alle sale solo agli avventori in possesso di Corona-Pass.

Scritto da Fm
Provincia Bolzano: 'Sì al gioco dal 1° luglio, ma solo con Corona-Pass'

Il gioco, come noto, si prepara a riaprire dal 1° luglio, ma potrebbe riuscire a farlo anche prima, nelle cosiddette "zone bianche", probabilmente in Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio, prossime a fregiarsi del "non colore" per eccellenza dal 14 giugno.
In attesa di aggiornamenti, il settore - pronto da tempo ad accogliere i propri clienti in sicurezza e nel rispetto di protocolli più rigidi di quelli seguiti da attività già perfettamente a regime - registra la decisione della Provincia di Bolzano (attualmente in zona gialla) di consentirlo sempre da luglio, ma solo agli avventori in possesso di Corona-Pass, secondo un'ordinanza in vigore da oggi, 22 maggio.


COME FUNZIONA IL CORONA-PASS - Si tratta dell'ormai famigerato "passaporto verde" di cui si dibatte da tempo, e in fase di adozione in vari Paesi dell'Unione europea.
Il Corona-Pass si basa su tre categorie: persone testate, vaccinate e guarite dal Covid. I testati con test molecolari, antigenici o nasali, in uno dei centri allestiti in 90 comuni e nel capoluogo altoatesino che li effettuano gratuitamente, in caso di negatività possono accedere nelle "Corona-Pass Areas" per massimo 72 ore dalla mezzanotte successiva all'effettuazione del test. I risultati dei tamponi vengono registrati dall'Azienda sanitaria in una banca dati e i titolari dei locali, con un codice Qr, lo possono scannerizzare: determinante, per consentire o meno l'accesso, la visualizzazione di una spunta verde. I vaccinati con ciclo completo possono far valere un attestato ricevuto direttamente dal centro vaccinale mentre i guariti dal virus ne devono richiedere uno di guarigione.

L'ORDINANZA DELLA PROVINCIA DI BOLZANO - Secondo l'ordinanza N. 23/2021 firmata nella serata di ieri dal presidente della Provincia Arno Kompatscher, in alcuni settori l'accesso ai servizi resta vincolato al possesso del Corona-Pass, ad esempio per le attività che si svolgono in ambienti chiusi con possibilità di assembramenti. "Come annunciato, stiamo in gran parte seguendo i passi decisi dal Governo italiano. In alcuni settori vogliamo continuare ad usare il Corona-Pass: ci fornisce uno strumento collaudato per continuare a tenere le infezioni sotto controllo e i livelli di sicurezza alti", afferma il presidente Kompatscher. Per questo motivo, aggiunge, il Corona-Pass continuerà ad essere legato ad alcune delle attività che si svolgono al chiuso, per esempio la partecipazione a spettacoli teatrali. "Il Corona-Pass è un ulteriore strumento per garantire la sicurezza di tutti ma non certo una garanzia di libertà assoluta. Nessuno deve scordare che le regole generali di prevenzione del contagio restano comunque in vigore" ha ricordato Kompatscher. Indossare la mascherina, mantenere la distanza di un metro dalle persone non conviventi e in generale rispettare i protocolli di sicurezza prescritti resta comunque obbligatorio.
In base alla nuova ordinanza in generale all'aperto non è richiesto il Corona-Pass. Neanche per sport di squadra o di contatto, o ancora per attività legate alla musica (p.e. prove di cori e bande) è richiesta alcuna certificazione. Il Corona-Pass non è più obbligatorio sin da subito per visitare i musei, per andare in piscina all'aperto, con l'esclusione in questo caso dell'accesso a spogliatoi e docce se ubicati in locali chiusi. Nessuna necessità di Corona-Pass neanche per gli ospiti delle strutture ricettive tranne per l'utilizzo delle aree benessere, delle piscine e delle sale fitness. Dal 1° giugno inoltre anche all'interno di bar e ristoranti si potrà accedere senza Corona-Pass. Le altre regole di prevenzione sinora in vigore restano valide, come quella di massimo 4 persone per tavolo.
Il Corona-Pass continuerà invece ad essere necessario per accedere a spettacoli teatrali, concerti e cinema, tuttavia con la possibilità di occupare tutti i posti a sedere seppur mantenendo la distanza di sicurezza di un metro fra le persone. Anche per l'accesso a istituzioni culturali continuerà a servire un Corona-Pass valido: biblioteche, archivi, centri giovanili e centri e agenzie di formazione permanente, oltre ai servizi giovani. Il Corona-Pass continuerà a essere necessario anche per partecipare a prove e spettacoli di cori e bande musicali che si svolgono in ambienti chiusi, senza però il limite massimo di 15 partecipanti sinora in vigore. Dal 15 giugno per chi è in possesso di Corona-Pass è possibile partecipare a feste di matrimonio e simili.
Dal 24 maggio possono riaprire – per i clienti in possesso di Corona-Pass – anche palestre, sale fitness e centri sportivi. Dal 1° giugno lo stesso vale per piscine e centri natatori, così come per centri benessere e termali. L'accesso alle docce e agli spogliatoi delle piscine all'aperto o dei centri sportivi è vincolato al possesso del Corona-Pass.
Ulteriori disposizioni stabiliscono che le persone provviste di Corona-Pass siano autorizzate ad accedere con la sola mascherina chirurgica ai servizi – come ad esempio i negozi - sinora accessibili solo con mascherina Ffp2. Funivie e impianti di risalita con cabine chiuse possono tornare in esercizio dal 22 maggio con un massimo del 50 percento della capacità, quelli con sistema di trasporto aperto possono invece funzionare a capacità piena. Restano in vigore le altre norme di prevenzione del contagio. Come già disposto in precedenza, dal 15 giugno possono riprendere le fiere in presenza e dal 1 luglio i convegni e i congressi in presenza. Dal 15 giugno riaprono anche parchi tematici e divertimenti. Dal 1° luglio sarà la volta di sale giochi e sale bingo, ricevitorie di scommesse e casinò, ma in questo caso solo agli avventori in possesso di Corona-Pass. Resta in vigore il coprifuoco dalle 23 alle 5.
 

Articoli correlati