Year Book 2016, operatori chiedono maggiore impegno contro il Gap
Presentazione anche a Roma dello Year Book Cnca 2016 sui rischi del gioco d'azzardo, realizzato nell'ambito del progetto Rischi da giocare: gli interventi dei relatori.
Roma - Si fa il punto sulla dipendenza da gioco in Italia e, soprattutto, si cerca di individuare mezzi e modi per affrontarla, nella presentazione capitolina dello Year Book Cnca 2016 realizzato nell'ambito del progetto 'Rischi da giocare' e illustrato nel corso del convegno 'Gioco d'azzardo tra prevenzione e cura'.
IL CNCA - Secondo don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità d'Accoglienza, “è indispensabile restituire un potere decisionale alle comunità locali" sui temi del gioco ed "è opportuno introdurre specifici divieti alla pubblicità del gioco" per arginare la dipendenza.
Riccardo De Facci, vicepresidente Cnca con delega alle dipendente, evidenzia invece come “il tema del gioco va affrontato a livello nazionale, ma va valutato soprattutto il suo impatto sul territorio", analizzando "il ruolo dei Comuni e dei piani locali di intervento. Già lo scorso anno era stato assegnato un fondo da 50 milioni per la prevenzione del gioco patologico alle Regioni, ma non tutte lo hanno utilizzato: è necessario un impegno concreto delle Regioni, anche considerando che da quest’anno il gioco patologico è nei Lea”.
Mattro Iori, delegato del Cnca nell'Osservatorio sul gioco patologico istituito presso il ministero della Salute, evidenzia che è possibile ipotizzare una diversa comunicazione del gioco, “che giustamente non ignori le notizie di vincite, ma che al tempo stesso non promuova suggestioni, non induca in pensieri erronei e illusori, non rinforzi l'idea del vincitore a scapito della riflessione su tutti coloro che nella stessa occasione hanno perso”. Iori ricorda inoltre la lettera con cui l'Osservatorio della salute lanciaal gruppo di lavoro dell'Adm che sta lavorando sulle Awp 3 delle proposte concrete, per quanto concerne le slot, per prevenire il gioco patologico, come “prevedere l'obbligo di introduzione della tessera sanitaria per poter accedere al gioco; permettere il gioco esclusivamente con l'utilizzo di monete e mai di banconote; mantenere la vincita massima a 100 euro per partita; riportare la giocata massima da 1 euro a 50 centesimi; riportare la durata della partita da 4 a 7 secondi”.
De Benedetti osserva inoltre che “anche se dopo anni di crescita si osserva una battuta d’arresto nella diffusione dell’abitudine al gioco, torna a crescere il gioco fra i giovanissimi" e che gli interventi di prevenzione nelle scuole e di educazione al gioco "sembrano aver sortito i loro effetti: notiamo che a fronte di maggiori investimenti, diminuisce il gioco problematico: questo è confermato anche dai dati europei".