Giuricin (Bruno Leoni): "Inasprimento fiscale sul gioco, rischio illegalità"
L’inasprimento delle imposte sul gioco rischia di spostare il settore verso il mercato illegale, con conseguenti rischi connessi all’ordine pubblico e minori entrate derivanti dal gettito erariale. Lo sostiene Andrea Giuricin, fellow dell’Istituto Bruno Leoni, nello Special Report, ‘La tassazione del settore dei giochi’.
Scritto da Sm
Per Giuricin, “Laddove l’incidenza del fisco è maggiore, la crescita delle vincite è stata inferiore. Quindi i giocatori preferiscono quelle tipologie di gioco dove il fisco è meno pesante (incluso il mercato nero). La ragione è ovvia: le tipologie più tassate (a parità di altri elementi) sono o meno attrattive per gli operatori (perché lasciano meno margini), o meno attrattive per i giocatori (perché offrono minore payout), o entrambe le cose. In un certo senso, dunque, c’è un’avversione alla tassazione da parte dei giocatori”.
LA RICERCA - Lo studio mostra come, “tra il 2006 e il 2012, il gettito erariale dal settore dei giochi sia cresciuto del 30%, e il canone concessorio addirittura del 269%. Il ricavo dei principali stakeholder – concessionari, retailer e partner – è aumentato rispettivamente del 56%, 83% e 157%. Questo fenomeno è stato reso possibile dall’introduzione di una molteplicità di giochi a ridotto livello di tassazione. Il risultato di un tale modello è stata la riduzione delle dimensioni del mercato nero dal 57% nel 2003 all’8% (stimato) nel 2013. È pertanto presumibile che un aumento delle imposte possa produrre il fenomeno opposto: per argomentare questo punto, Giuricin esamina i casi di mercati che, allo stesso modo del gioco, sono caratterizzati sia da una domanda rigida, sia dalla disponibilità di alternative a basso o nullo impatto fiscale, quali il tabacco (dove l’alternativa è il contrabbando) e la nautica da diporto (dove l’alternativa è spostare i natanti in altre giurisdizioni). L’esperienza delle accise sul tabacco e delle “tasse sul lusso” conferma che, in questi casi, il rischio che un aumento delle aliquote eroda la base imponibile, come nel gioco, è altissimo. Di conseguenza, le controindicazioni di una revisione al rialzo del prelievo sono enormi e dovrebbero essere prese in seria considerazione”.