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La singolare intersezione tra gaming e pagamenti: minaccia o opportunità?

13 maggio 2023 - 11:03

L'evoluzione tecnologica nel mondo del gaming e il processo di digitalizzazione impongono passi in avanti soprattutto nel payment.

Nel mercato del gaming, e in particolare nell’online, i clienti desiderano vivere un’esperienza di gioco sempre più immersiva e gratificante. In tale contesto, le opzioni di pagamento che garantiscono l’accesso alle piattaforme e l’alimentazione dei conti gioco, o l’erogazione di bonus e acquisti in-app, si stanno moltiplicando, e devono essere anch’esse in linea con le aspettative di consumatori sempre più esigenti.
Nello specifico, è fondamentale ricreare per i giocatori esperienze paragonabili a quelle che tutti “pretendiamo” in altri contesti, come ad esempio l’e-commerce. Pensiamo ai “check-out veloci” o i cosiddetti “one-click payments” o “tap & bet”, che oggi rappresentano la norma: per il cliente è indispensabile l’accesso a soluzioni cosiddette di “real-time payment”, che assicurino una gratificazione immediata che segua il momento ludico. 
Lo stesso si può dire dei clienti che frequentano le sale gioco, che hanno interesse a movimentare le somme a loro disposizione in modo veloce e flessibile.
I giocatori italiani, rispetto a quelli di altri paesi europei, dimostrano una caratteristica affezione al contante, che assicura un’esperienza tattile che sembra non avere eguali: “toccare con mano” la somma vinta al gioco risulta essere molto appagante.
È chiaro quindi che per soddisfare le esigenze diverse di tutti i clienti occorre mettere a disposizione degli stessi delle applicazioni in grado di gestire servizi di pagamento di diversa natura, attribuendo quindi all’esperienza di pagamento un ruolo fondamentale nell’ambito di quella di gioco.
La IV Direttiva Antiriciclaggio, emanata a livello europeo nel 2017 e ora superata dalla VI, impone le regole comunitarie in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, e menziona per la prima volta distintamente il mondo del gioco in un contesto da sempre relativo esclusivamente al mondo dei pagamenti, indicando che determinate attività che comportano la movimentazione di denaro necessitano di essere eseguite in base a delle regole che prescindono da quelle relative al mondo del gioco, e che riguardano principalmente l’identificazione della clientela e l’obbligo di utilizzare mezzi di pagamento idonei a garantire la piena tracciabilità dei flussi finanziari.
La Direttiva è stata recepita da tutti gli stati membri dell’Unione Europea, e attraverso di essa la principale autorità di vigilanza e controllo del paese, Banca d’Italia, è entrata in un settore che vede già operativo un altro organismo competente nelle attività di regolamentazione e sorveglianza: l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (AdM).
Ciò ha creato una singolare intersezione tra due normative diverse, che rischia di generare confusione nel determinare quali servizi poter erogare a norma e i relativi controlli da applicare a tutela dei clienti.

Operatori di mercato e concessionari diversi hanno reagito alle novità regolamentari introdotte negli ultimi anni adottando soluzioni eterogenee per la gestione di servizi di pagamento e in particolare per la movimentazione del contante (cash-in e cash-out, intesi come deposito e prelievi di contanti su/da conti gioco) e l’offerta di servizi innovativi. La valutazione del rischio e la necessità di sviluppare un modello sostenibile economicamente, hanno guidato le scelte dei principali concessionari. 
Alcuni di essi hanno continuato a operare seguendo esclusivamente le disposizioni di ADM, altri hanno invece instaurato rapporti di collaborazione con Istituti di Pagamento e di Moneta Elettronica italiani o europei vigilati dalle banche nazionali, al di adempiere agli obblighi normativi relativi ai sistemi di pagamento, rafforzare i presidi compliance e antiriciclaggio, e creare nuove opportunità di business mettendo a disposizione dei propri clienti finali servizi aggiuntivi resi disponibili dai partner.
C’è quindi chi ha implementato nuove soluzioni operative per gestire i prelievi da conto gioco, chi ha introdotto i cosiddetti Vas (value-added services, pagamento bollettini, PagoPA, ricariche telefoniche, di piattaforme Tv e console di gioco), e chi ha sviluppato soluzioni ben più articolate (ad es. e-wallet) per permettere ai clienti di utilizzare i propri fondi anche al di fuori del mondo del gioco.
Il prossimo passo sembra essere quello di puntare sempre più su servizi che permettano l’utilizzo di cripto valute, ad esempio consentendo di alimentare i conti gioco attraverso dei wallet cripto, poiché tali strumenti sono particolarmente compatibili con il mondo del gaming; non solo l’esperienza di pagamento è pratica e veloce, ma garantisce anche un livello di privacy massimo per il cliente.
L’adozione delle cripto crea però ulteriori sfide normative, in quanto le banche nazionali non hanno ancora tracciato un quadro normativo comune per regolare le attività degli operatori di mercato che gestiscono crypto-assets.
Il Parlamento europeo sta discutendo una prima bozza della “Mica (Markets in Crypto Assets) regulation”, che definirà regole comuni per la supervisione degli operatori e la tutela dei consumatori che utilizzano servizi che prevedono la movimentazione di cripto valute, che presumibilmente non entrerà però in vigore prima di due o tre anni. Al contempo il nostro governo sta lavorando alla riforma del settore del gioco, e ciò porrà ulteriori sfide ai concessionari, anche relativamente alla gestione dei servizi di ricarica e prelievo dai conti gioco.


E quindi, questa singolare intersezione tra il mondo del gaming e quello dei pagamenti è una minaccia o un’opportunità?
Sicuramente una minaccia per gli operatori che non sono in grado di garantire presidi normativi adeguati a tutela dei propri clienti, che farebbero fatica a sviluppare servizi in linea con le sempre più stringenti regole dettate dalle istituzioni. Ma è certamente un’opportunità per chi desidera offrire ai propri clienti servizi innovativi che garantiscano al contempo protocolli di sicurezza sempre più evoluti ed efficaci.
L’obiettivo finale dev’essere quello di garantire ai consumatori un’esperienza di gioco più snella, flessibile, veloce e completa, favorendo un’integrazione di tutti i contesti di gioco (fisico, on-line e macchine da intrattenimento), oltre che una maggiore capacità di aderenza normativa.

Per accompagnare questo processo di evoluzione del settore del gioco lecito nella sua intersezione con il mondo dei pagamenti, è fondamentale “educare” consumatori e operatori su temi chiave quali la sicurezza delle transazioni e la prevenzione frodi, ma allo stesso tempo favorire il dialogo tra le istituzioni (Agenzia Dogane e Monopoli per il gioco e Banca d’Italia per i pagamenti). Esse hanno  a loro volta l’opportunità di favorire questo processo di transizione attraverso il dialogo con le società del settore che dimostrano di avere capacità di innovare e proporre soluzioni al passo coi tempi.
 

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