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Proprietà intellettuale: serve il brevetto unitario per 'salvarla' dall'online

29 aprile 2023 - 10:51

Il brevetto europeo con effetto unitario non sostituirà le altre forme di tutela intellettuale di marchi e giochi online già oggi presenti.

Foto di John Schnobrich (Unsplash)

Foto di John Schnobrich (Unsplash)

La forza guida dello sviluppo è la tecnologia. Essa procede autonomamente per la sua strada e ciò che inventa ricade sul mondo e causa cambiamenti che influiscono sulle nostre vite e sulle strutture economiche e sociali. La tecnologia è quindi una sorta di deus ex machina che guida il progresso. Molte invenzione tecnologiche non sono nate per lo scopo per cui poi sono state consacrate: la radio non è stata inventa per trasmettere programmi che tutti possono ascoltare, ma per sostituire il telefono e il telegrafo dove non si potevano stendere fili; la rete Internet non è nata per costituire l’infrastruttura di supporto del World Wide Web, ma come sistema di comunicazione militare a prova di bomba. 

Se Internet fosse stato utilizzato per lo scopo per cui era stato creato non sarebbe divenuta l’innovazione dirompente che conosciamo oggi, ma ciò è avvenuto in seguito all’unione di una serie di elementi quasi casuali. Si racconta che, mentre alcuni grandi studiosi si occupavano delle neo-sorte reti internet all’inizio degli anni ‘90, alcuni programmatori letteralmente “giocavano” con un programma per costruire ipertesti chiamato “NoteCards”. Prima di farne un prodotto da dare in pasto al mercato, l'azienda produtttrice sperava che dal “gioco” di sperimentare nuove strade emergesse qualcosa. Nello stesso periodo il Cern stava sviluppando il World wilde web, ovvero l’applicazione di una architettura ipertestuale alla rete Internet, l’anno successivo infatti è stato messo online il primo sito web. In questa fase il caso giocò un ruolo determinante nella nascita della rete Internet come la conosciamo oggi ovvero si decise di mettere il www a disposizione gratuitamente per tutti, rinunciando a ogni diritto d’autore: ciò fu determinante per la sua affermazione universale. 

Che il gioco stimoli la creatività non è certo un mistero, e lo affermo dai miei primi articoli su questa rivista, ma il connubio tra gaming e Internet è divenuto sempre più stretto, tanto più negli ultimi dieci anni, e si è rafforzato ancora di più dopo il periodo del coronavirus, che per una ragione o per l’altra ha spesso ridotto la socialità a quella concessa dai social network. Online sono presenti giochi di ogni genere, da quelli solitari a quelli che prevedono la partecipazione di più persone: il World wilde web annulla molto spesso i confini territoriali rendendo possibile giocare contemporaneamente a un gioco da parte di soggetti che si trovano a molti chilometri di distanza. 

L’inserimento delle proposte di gioco online aumenta esponenzialmente il pubblico. Dunque, un gioco non è più solo offerto ai clienti di una sala, ma potenzialmente a chiunque, che può giocare da qualsiasi device, dal Pc allo smartphone. Oltre ai giochi esclusivamente online è inoltre molto diffuso il cosiddetto online live, ovvero la diffusione online di un gioco fisicamente presente nelle sale di un casinò, oppure in appositi studios, ovvero sale da gioco unicamente finalizzate alla trasmissione online di un gioco. All’ Ice 2023 per esempio è stato presentato un gioco online live basato su una modifica del tradizionale cilindro di roulette (Triple Way), presente anche, seppur con diverso protocollo di gioco, nei casinò tradizionali (Triple Win).

Ancor più recentemente si sta sviluppando il cosiddetto live gaming che deve il suo enorme successo alla capacità di mettere insieme le caratteristiche migliori del gioco online e di quello fisico più tradizionale. Grazie alle potenzialità offerte dallo streaming in tempo reale i siti di gioco live permettono, una volta effettuati registrazione e accesso, di sfidare avversari o dealer come se fossero in contemporanea nella stessa stanza. 

I titoli di proprietà industriale marchi, brevetti e disegni e modelli registrati offrono alle invenzioni, design o segni distintivi che ne sono oggetto una tutela territoriale, ovvero limitata al Paese/Paesi per i quali viene richiesta la protezione. Naturalmente la diffusione di giochi online fa emergere la debolezza di una tutela nazionale dei titoli di proprietà industriale, proprio perché abbatte molti confini territoriali e consente una diffusione mondiale. 

A livello sia nazionale che europeo esistono inoltre degli strumenti finalizzati ad agevolare l’internazionalizzazione dei titoli di proprietà industriale (marchi, brevetti e disegni e modelli). Il marchio può essere registrato a livello nazionale presso l’Uibm (Ufficio italiano marchi e brevetti) o gli altri uffici nazionali esteri, oppure a livello europeo presso l’Euipo (European union intellectual property office). In Italia l’internazionalizzazione del marchio, attraverso la registrazione dello stesso a livello europeo o internazionale, è stata promossa e agevolata negli ultimi anni attraverso la misura Marchi + promossa dal ministero dello Sviluppo economico, Direzione generale per la tutela della proprietà industriale  unitamente all’Ufficio italiano brevetti e marchi e ad Unioncamere. Lo scopo di questa agevolazione è quello di supportare le Pmi nella tutela dei marchi dell'Unione europea e internazionali. La misura non è attualmente operativa a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili, ma è stata promossa periodicamente a partire dal 2012/13. 

L'Euipo è l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi dell'Ue e i disegni e modelli comunitari registrati. Collabora anche con gli uffici di proprietà intellettuale degli Stati membri dell'Ue e con partner internazionali per offrire un analogo servizio di registrazione di marchi, disegni e modelli in tutta Europa e nel resto del mondo. Il Fondo per le Pmi Ideas Powered for business è un regime di sovvenzioni concepito per aiutare le piccole e medie imprese dell’Ue a proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale. Il Fondo per le Pmi è un’iniziativa della Commissione europea attuata dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale ed è attivo dal 23 gennaio 2023 all’8 dicembre 2023. La stessa misura è stata prevista anche negli ultimi anni, a dimostrazione della tendenza ad agevolare l’internazionalizzazione dei titoli di proprietà industriale. 

A livello internazionale l’ufficio per la proprietà intellettuale è l’Ompi/Wipo (World intellectual property office), una delle agenzie specializzate delle Nazioni unite. È stata  creata nel 1967 con la finalità di incoraggiare l'attività creativa e promuovere la protezione della proprietà intellettuale nel mondo. L'inizio dell'attività avvenne il 26 aprile 1970, data di entrata in vigore della relativa convenzione. La Ompi conta attualmente 193 stati membri e ha sede a Ginevra. 

L'Ufficio brevetti europeo (Epo – European patent Office) si rivolge a cittadini e imprese per fornire procedure di applicazione uniformi in materia di protezione dei brevetti in 38 Paesi europei. Mette a disposizione degli inventori una procedura unica di deposito che è funzionale alla protezione del titolo brevettuale in 44 Paesi europei. Sotto la supervisione del consiglio di amministrazione, la sua attività principale consiste nell’esame delle domande di brevetto europeo e nella concessione dei relativi titoli.

Nel prossimo futuro sarà operativo un altro strumento che agevolerà la tutela internazionale della proprietà industriale: il cosiddetto brevetto unitario. Il brevetto europeo con effetto unitario (“brevetto unitario”) sarà rilasciato dall'Ufficio europeo dei brevetti (Epo) e consentirà, attraverso il pagamento di un'unica tassa di rinnovo direttamente all'Epo, di ottenere contemporaneamente la protezione brevettuale nei 25 paesi Ue aderenti all'iniziativa: Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Malta, Cipro, Grecia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Portogallo, Austria, Romania, Bulgaria, Ungheria, Irlanda.

Il brevetto unitario non si sostituirà ma semplicemente si affiancherà alla tutela brevettuale oggi esistente a livello nazionale (in Italia presso l’Uibm) e a livello europeo (presso l’Epo). Esso sarà operativo solo dopo l’entrata in vigore dell’Accordo internazionale sul Tribunale unificato dei brevetti (Tub), che avverrà il 1° giugno 2023 avendo la Germania depositato lo strumento di ratifica il 17 febbraio 2023.

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