C'è anche il gioco fra gli “eccessi” oggetto della proposta di legge depositata dalla Francia per il consueto stand still trimestrale alla Commissione europea – che scadrà il 14 agosto – volta a “regolamentare l'influenza commerciale e a contrastare gli abusi degli influencer sui social network”.
Un progetto di iniziativa del Parlamento, monitorato per conto del Governo dal ministero dell'Economia, delle finanze e della sovranità industriale e digitale, teso a chiarire il ruolo dei fornitori di piattaforme online e dei fornitori di servizi di hosting nel controllo dell'influenza commerciale online, che “stabilisce il principio dell'adozione di un protocollo di impegno tra lo Stato e le piattaforme online che stabilirà i termini del loro impegno collaborativo in merito a: mettere a disposizione del pubblico, d'intesa con le pubbliche autorità e gli organismi di autoregolamentazione, ogni informazione utile relativa ai diritti e ai doveri dei soggetti che svolgono attività di influenza commerciale per via elettronica e dei loro agenti di influenza, informazioni che svolgono un ruolo preventivo nei confronti delle violazioni dei il quadro stabilito per promuovere la disponibilità pubblica; il loro impegno nella formazione utile all'utilizzo della loro piattaforma nell'ambito dell'esercizio dell'influenza commerciale; il loro impegno a incoraggiare i propri utenti a segnalare qualsiasi violazione delle regole settoriali”.
Circa un anno fa il regolatore del gioco francese, l'Anj, si era detto favorevole a de-intensificare" il mercato pubblicitario collegato al gioco al fine di proteggere meglio i soggetti vulnerabili e i minori”, individuando fra i diversi punti di vigilanza anche il massiccio utilizzo delle leve digitali, in particolare tramite piattaforme social e influencer.
Nel disegno di legge francese si fa espresso riferimento alle “persone che esercitano l’attività di influenza commerciale per via elettronica che promuovono, direttamente o indirettamente, giochi di denaro e d’azzardo definiti nell’articolo L. 320-1 del Codice della sicurezza interna e i videogiochi con una funzionalità essenziale simile ai giochi d’azzardo" sottolineando che "devono informare il pubblico, mediante un banner visibile sull’immagine o sul video per tutta la durata della promozione, che questi giochi sono riservati ai maggiorenni e rispettare le disposizioni legislative e regolamentari applicabili a questi giochi d’azzardo, in particolare quelle che vietano le comunicazioni commerciali a favore dei giochi d’azzardo rivolti ai minorenni”.
Nel testo poi si rimarca come la proliferazione di influencer sui social network abbia portato a una serie di abusi nella promozione di oggetti, forniture o servizi.
Tra le varie deviazioni, si segnalano: “Promozione di 'farmaci' contro il cancro; prodotti cosmetici che causano la caduta dei capelli o macchie rosse sul corpo; promozione di prodotti venduti a diverse decine di euro che si possono trovare a pochi centesimi su noti siti (truffa che abusa della tecnica di vendita diretta meglio nota come 'dropshipping'); iscrizione alla formazione medica o estetica in Messico; abuso del conto personale di formazione; abbonamenti fasulli per scommesse sportive; prodotti acquistati e pagati ma che non vengono mai consegnati… […]
L'influenza di queste personalità, gli influencer, talvolta seguiti da diversi milioni di persone su piattaforme come Instagram, Tiktok o Snapchat, e in particolare da giovani, spesso minorenni, è sulla base della vicinanza che si sente tra loro e il loro pubblico. Così, il rapporto falsamente intimo sviluppato da questi influencer rassicura chi li segue grazie al sentimento talvolta fuorviante di trasparenza, onestà, vicinanza e benevolenza nei loro confronti, e li pone quindi nella situazione di vedere le proprie decisioni di acquisto determinate dalle indicazioni del influencer. Il concetto di 'influenza', però, non dovrebbe essere limitato a personalità note a livello nazionale, ma esteso anche a 'micro influencer' che hanno pochi iscritti ma le cui pubblicazioni problematiche possono altrettanto facilmente fare vittime. L'obiettivo di questo disegno di legge è creare e rafforzare un sistema legale che possa sia autorizzare che sanzionare, ove appropriato, tutti gli influencer, le loro agenzie, inserzionisti e piattaforme di distribuzione, al fine di rafforzare la protezione degli utenti e dei consumatori dei social network”, si legge nel documento pubblicato sul sito della Commissione europea.
Più in particolare, con riferimento agli articoli 3, 3 bis e 4 della proposta di legge per la regolamentazione degli influencer, “per garantire che le segnalazioni relative ad abusi di influenza commerciale siano effettivamente prese in considerazione, è indispensabile che il coordinatore dei servizi digitali designi alcuni segnalanti attendibili competenti in questo settore e che le loro notifiche alle piattaforme abbiano la priorità, conformemente al regolamento (Ue) 2022/2065. Il regolamento (Ue) 2022/2065 definisce gli standard per la segnalazione di contenuti illegali e per la trasparenza delle azioni di moderazione per i servizi di social network. Per evitare la proliferazione di procedure differenziate, la Francia intende fare riferimento a quelle definite dal Dsa per le misure relative all'influenza commerciale.
Per quanto riguarda l'articolo 4 ter della proposta di legge, consente di perpetuare il lavoro informale avviato nel dicembre 2022 tra le autorità pubbliche e le piattaforme online relative al quadro dell'influenza commerciale ai sensi della proposta. Intende stabilire una base giuridica chiara per consentire l'adozione di un protocollo di impegni reciproci volto a promuovere la collaborazione tra autorità pubbliche e piattaforme online per garantire l'efficienza della regolamentazione del settore dell'influenza commerciale.
Questo approccio contrattuale è stato scelto anche nell'ambito dell'articolo 4 della legge n° 2020-1266 del 19 ottobre 2020 volto a regolamentare lo sfruttamento commerciale dell'immagine dei minori di sedici anni sulle piattaforme”.