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Abitudini di gioco, il 'caso' della Danimarca

02 luglio 2021 - 11:23

Il regolatore Spillemyndigheden pubblica un report sulle abitudini di gioco in Danimarca: si scommette nei weekend, gli apparecchi sono più gettonati fra le 15 e le 16 del venerdì.

Scritto da Redazione
Abitudini di gioco, il 'caso' della Danimarca

I danesi sono un popolo di “regolari”, anche nel gioco.

Lo dimostra, in un certo senso, il report diffuso da Spillemyndigheden, l'Autorità nazionale per il settore, che ha monitorato le abitudini dei giocatori utilizzando i dati inviati dagli operatori. Secondo le stime, il 40 percento di tutte le scommesse viene piazzato nei fine settimana, mentre per gli apparecchi si spende di più nei giorni di paga.

Scendendo nel dettaglio, emerge che nel 2020, il 22 percento di tutte le scommesse è stato piazzato il sabato e, con il 18 percento, la domenica è stato il giorno in cui è stata piazzata la seconda maggior parte delle scommesse.

Tutto questo è in linea con la tendenza registrata negli ultimi sette anni.
Il momento in cui i danesi scommettono si riferisce a quando ci sono eventi sportivi su cui scommettere, in particolare il calcio: cosa che accade il sabato e la domenica, i giorni in cui si tengono le partite di calcio europee.
 
Quanto all'abitudine di preferire gli apparecchi di gioco terrestre nei giorni di paga, i numeri mostrano che il 28 febbraio è stato il giorno del 2020 in cui i danesi hanno trascorso più tempo davanti ad uno di essi.
Altrettanto “preferito”, in genere, è il venerdì, cosi come il pomeriggio, in genere fra le 15 e le 16.
 
Una parte minore dell'attività di gioco si svolge al mattino presto e in tarda mattinata e ancora meno durante la notte, poiché le sale giochi devono essere chiuse tra la mezzanotte e le 7 del mattino. Quando c'è ancora qualche attività dopo la mezzanotte, è perché ci sono anche macchine da gioco installate in alcuni ristoranti e pub, che possono essere aperti in tali orari.
 
Il report inoltre evidenzia come l'attività alle macchine da gioco si sia completamente interrotta in gran parte della primavera e del dicembre 2020, a causa del blocco delle sale giochi e dei ristoranti per il contenimento del Covid-19, come accaduto anche in Italia.
 

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