Nuova stretta del governo Draghi per fronteggiare la terza ondata di contagi e soprattutto le varianti del virus originario, con le attività di gioco per le quali resta in vigore quanto già stabilito con il Dpcm entrato in vigore il 6 marzo, ossia la loro sospensione fino al 6 aprile.
Ma mentre la politica, nazionale e regionale, e i tecnici, si confrontano sulle misure da adottare per salvaguardare la salute pubblica ma anche l'economia (in attesa del decreto Sostegno, che dovrebbe essere approvato la settimana prossima), ci sono altri paesi, extraeuropei principalmente, che hanno scelto, anche per quanto riguarda il settore del gioco, la strada della convivenza. E muovendosi dunque lungo i binari di diverse considerazioni: il gioco legale è un attività economica come qualsiasi altra e il fatto che si occupi di tempo libero e di divertimento non significa nè che debba essere penalizzato, nè che sia più pericoloso di altre attività. Quindi, ovviamente mettendo a punto rigorosi protocolli e facendoli altrettanto rigorosamente rispettare, è possibile che pur nei tempi di Covid-19 si giochi. Legalmente, e contribuendo dunque anche a sostenere, sempre legalmente, famiglie, imprese e comunità. Oltre che ovviamente pure le casse pubbliche, pure in Italia profondamente danneggiate dal doppio lockdown che è stato imposto al settore dall'8 marzo 2020 a oggi.
Due esempi per tutti, legati alle grandi capitali mondiali del gioco: Las Vegas e Macao.
Negli Stati Uniti il gioco è stato, come del resto un po' in tutto il mondo, tra i primi a essere stato destinato alla chiusura al momento dello scoppio della pandemia. Tuttavia, nel giro di pochi mesi, si è tornati a una nuova normalità, tant'è che, tanto per citare il Nevada, i casinò sono ormai tutti aperti, pur con rigide limitazioni alla loro operatività. E addirittura, in considerazione dell'importanza che il gioco riveste per l'economia del Nevada, il governatore democratico Steve Sisolak ha stabilito una corsia preferenziale, al momento di accedere alle vaccinazioni, per i dipendenti dei casinò,
Nell'altra capitale a stelle e strisce dei casinò, Atlantic City, la situazione è analoga, e addirittura in questi giorni sono state allentate ulteriormente le disposizioni in merito alla capacità massima delle Case da gioco, passando dal 35 al 50 percento, questo in considerazione del fatto che i protocolli hanno dimostrato di essere efficaci e che non c'è stata alcuna impennata di contagi anche con i precedenti allentamenti.
Cambiamo continente, ma la situazione è analoga: a Macao, la capitale asiatica del gioco d'azzardo, i casinò sono stati chiusi solo per un paio di settimane, nel febbraio del 2020, ma poi sono tornati ad aprire e mai più, da allora, sono state ventilate nuove chiusure.
Ovviamente, dire che si è riaperto non significa dire che tutto è tornato come prima, e sul business dei casinò e del gioco in generale gravano tuttora numerosi limiti: distanziamento sociale, igienizzazione e sanificazione, e ci sono delle forti restrizioni anche agli spostamenti, con l'unica bolla di viaggio quasi interamente senza quarantena che è con la terraferma cinese, che costituisce comunque un sostanzioso bacino di utenza per i casinò di Macao e i sei concessionari autorizzati nell'ex colonia portoghese.
POKER LIVE, RIPARTIRE SI PUO' - Negli Stati Uniti, paese colpito molto duramente dal Covid-19, si gioca e con numeri anche pre pandemia, almeno nell’ultimo evento al The Venetian di Las Vegas. In Argentina non si è quasi mai smesso e in altre location si continua a giocare. In Italia, a San Marino e in tante location europee, tra la prima e la seconda ondata, non si sono registrati focolai in tornei e aree cash game di poker dal vivo. E i protocolli di sicurezza esistono, sono semplici da attuare anche se un po’ costosi, e garantiscono un’ottima protezione ai players e ai lavoratori.
IL PROTOCOLLO DEL CONNECTICUT - Riaprire si può, quindi. Anche in pieno Covid-19. Il Foxwoods Resort Casino nel Connecticut nei giorni scorsi ha annunciato la riapertura di numerose offerte di giochi e intrattenimento puntando fortemente anche sul poker live.
"La reintroduzione del poker è stata una delle principali richieste dei nostri ospiti da quando abbiamo iniziato la nostra riapertura programmata, e siamo entusiasti di offrire ancora una volta ai nostri fedeli giocatori l'esperienza esemplare per cui siamo diventati famosi negli ultimi 29 anni", ha detto Jason Guyot, Ceo ad interim di Foxwoods e Vicepresident senior delle operazioni del resort. "Siamo inoltre entusiasti di soddisfare la crescente domanda da parte degli ospiti di ulteriori opzioni di intrattenimento e di gioco sicuro con la reintroduzione di Rainmaker Casino, Topgolf e Atrium, e non vediamo l'ora di continuare ad espandere la nostra presenza nel resort con l'avvicinarsi della stagione estiva".
Gli spazi enormi aiutano ma i protocolli di sicurezza sono stati redatti in maniera scientifica e accurata e prevedono il massimo delle precauzioni possibili per cercare di preservare gli ospiti dal contagio. Il distanziamento sociale, non a caso, sarà sempre tra i 2 e i 3 metri, il doppio e il triplo del metro che utilizziamo in Italia. Andiamo a vedere i protocolli che sono comunque riferiti a tutti i table games compreso il poker dal vivo.
1. Non sarà consentito fumare al piano del casinò, solo nelle aree designate.
2. I posti a sedere per i table games sono limitati a quattro giocatori per tavolo, con divisori in plexiglass.
3. Il disinfettante per le mani sarà disponibile in tutti i giochi da tavolo e nelle aree dei box.
4. Agli ospiti verranno fornite salviettine igienizzanti per pulire pulsanti, maniglie e guide per giochi da tavolo.
5. Le mascherine per il viso sono obbligatorie per tutti gli ospiti durante il gioco.
6. Quando possibile, gli ospiti saranno istruiti a non toccare le carte e / o distribuire le carte scoperte.
7. Saranno in atto ulteriori misure di disinfezione per tutti gli oggetti del gioco da tavolo, inclusi dadi, tessere e carte.
L’ULTIMO CASO, QUELLO DELL’OHIO - La notizia più “fresca” è quella dell’Hollywood Casino Columbus che riaprirà sabato la più grande poker room dell'Ohio centrale in base alle disposizioni del governatore Mike DeWine. Anche in questo caso i protocolli sanitari sono semplici ma rigorosi ed efficaci: gli ospiti dovranno indossare mascherine in maniera obbligatoria, mantenere il distanziamento sociale e i posti a sedere saranno limitati a sei giocatori per tavolo.
"Questo è un altro grande passo in una direzione positiva e siamo entusiasti di dare il bentornato alla Poker Room, sia per gli ospiti che per i membri del team", ha detto Jennifer Miglionico, Vice President of Marketing di Hollywood Casino. “I nostri ospiti ci chiedono ogni giorno dalla nostra riapertura nel giugno 2020, quindi riaprire la sala un anno dopo la data in cui abbiamo dovuto chiudere è una grande sensazione per la squadra. Chiediamo agli ospiti di continuare a controllare il nostro sito web per tutto ciò di cui hanno bisogno prima della loro visita, inclusi gli orari e cosa aspettarsi al tuo arrivo”.
E’ una grande poker room visto che offre ben 34 tavoli che consentiranno alla casa da gioco Columbus di ammortizzare i costi che aumenteranno in virtù della modalità 6 handed che, gioco forza, è più dispendiosa per il personale da impiegare che aumenta.
I NUMERI CRESCONO A VISTA D’OCCHIO - Las Vegas è stata una delle location più colpite, nel suo Stato il Nevada, ma la vita riprende, anche a fronte di una vaccinazione che procede spedita e sembra funzionare. Tuttavia le riaperture non sono un tabù e nonostante i casi in questi giorni stiano raddoppiando, si è scesi dai picchi di 3mila contagi, solo nella Sin City, a 330 positività e ora si staziona sulle 600.
Due settimane fa il Card Player Poker Tour Venetian da $ 2.500 buy-in ha quasi triplicato i $ 500.000 garantiti iniziali del torneo per creare un montepremi finale di $ 1.467.000. Il World Poker Tour giocato al The Venetian lo scorso weekend e finito a inizio settimana ha totalizzato 937 paganti una prize pool da 4.333.625 dollari che ha quasi triplicato il garantito di 1.5 milioni fissato alla vigilia dell’evento in maniera giustamente precauzionale vista la situazione. Il buy in era da 5mila dollari.
SAN MARINO PRECURSORE, DALLO SPUTNIK ALLE REGOLE SANITARIE DELLA GIOCHI DEL TITANO - Mentre il gioco pubblico era chiuso a San Marino si sono studiati dei protocolli sanitari che hanno garantito sicurezza e zero contagi visto che non si sono rilevati tamponi positivi tra players e addetti ai lavori. E quest’ultimi erano obbligati dall’organizzazione visto che tutti i componenti dello staff di EuroRounders dovevano effettuare ogni 30 giorni il test sierologico, in caso di esisto positivo il dipendente doveva entrare in quarantena, per poi passare al tampone ogni 15 giorni. Solo dopo due esisti negativi, si può tornare ad avere rapporti con pubblico e altri dipendenti. Accanto a questi protocolli sono state adottate una serie di linee guida standard come il distanziamento sociale, la sanificazione e l’utilizzo delle mascherine. In più la santificazione del ricircolo dell’aria nella poker room della Giochi del Titano tramite gli impianti dell’areazione.