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Francia, Anj: ‘Revisione condizioni gioco porta a rimozione clausole problematiche’

27 marzo 2024 - 17:42

L'Autorité nationale des jeux (Anj) avvia una revisione globale delle condizioni generali di utilizzo e dei regolamenti di gioco degli operatori autorizzati. Un confronto che ha portato alla rimozione di diverse clausole problematiche.

Scritto da Redazione
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L'Autorité nationale des jeux (Anj) ha effettuato una revisione globale delle condizioni generali di utilizzo e dei regolamenti di gioco degli operatori autorizzati nel gambling. Secondo quanto riportato sul sito ufficiale dell’ente regolatore francese, l’operazione è avvenuta a seguito delle segnalazioni pervenute al mediatore del gioco dagli stessi utenti. Un confronto, dunque, che ha consentito di risolvere diverse questioni, tra cui soppressione di alcune clausole problematiche.

L'Anj e il mediatore del gioco sono stati interrogati più volte dai giocatori in merito alla validità di queste clausole stipulate nelle condizioni generali d'uso (Cgu) e nei regolamenti di gioco e scommesse degli operatori online autorizzati. Un contesto nel quale l'ente regolatore francese ha deciso di verificare la documentazione contrattuale di tutti gli operatori online autorizzati.

Tale revisione è stata effettuata con l'obiettivo di raggiungere un livello soddisfacente di conformità normativa, prima di eventuali controlli successivi. Tale confronto, come anticipato, ha portato alla soppressione di diverse clausole, alcune delle quali considerate illegali, a causa del loro carattere abusivo e in altri contesti per ambiguità che comportavano difficoltà di attuazione. 

Elenco delle clausole problematiche:

1) Clausole che escludono totalmente o parzialmente la responsabilità degli operatori, limitando indebitamente il diritto dei giocatori al risarcimento in caso di inadempimento dell'operatore di gioco;

2) Clausole che ostacolano l'esercizio dell'azione legale da parte dei consumatori, come quelle che impongono al giocatore, in caso di controversia, di sceglier un tribunale diverso da quello del suo domicilio. Indipendentemente da dove si trova la sede principale dell'operatore, anche se all'estero, il giocatore deve poter entrare nella giurisdizione del suo domicilio;

3) Clausole che limitano i mezzi di prova a disposizione dei consumatori;

4) Clausole che riducono la durata del termine di prescrizione durante il quale il giocatore può far valere i suoi diritti nei confronti dell'operatore e che, in linea di principio, è di cinque anni; 

5) Clausole che consentono all'operatore di limitare le scommesse dei giocatori senza dover fornire una motivazione legittima. A questo proposito l’Anj ha ricordato agli operatori che una limitazione delle scommesse senza motivo legittimo può costituire un rifiuto di fornire servizi vietati dal codice del consumo, o anche, a seconda dei casi, una pratica commerciale ingannevole. In questo caso il motivo legittimo, che deve sempre poter essere dimostrato dall'operatore, può basarsi in particolare su: la prevenzione del gioco d'azzardo eccessivo o patologico e la tutela dei minori; la lotta alla frode, al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo; l'esposizione finanziaria dell'operatore.

6) Clausole idonee a vanificare i pronostici dei giocatori, come quelle che possono portare, in caso di parità o di classifica ex-aequo, al pagamento di una somma inferiore alla sua puntata iniziale (pagamento della scommessa a quota inferiore a 1).

Al termine di questa revisione, gli operatori hanno corretto la maggior parte delle clausole così rilevate e molti di loro hanno scelto di rivedere completamente i propri T&C.

 

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