Irlanda: giochi nel caos, ripartono i bookmaker per poi chiudere
I bookmaker in Irlanda hanno dovuto chiudere, subito dopo la ripartenza, a causa di una legge confusa.
Dopo la ripartenza dei giorni scorsi, apparentemente in conformità con la “fase 2” stabilita dal piano nazionale, i bookmaker irlandesi devono di nuovo abbassare le saracinesche, a causa di uno strumento statutario di sanità pubblica che impone agli oltre 800 negozi di scommesse di tenere ferme le operazioni di raccolta delle giocate. Spostando, a quanto pare, di nuovo in avanti la data di ripartenza al prossimo 29 giugno, nonostante l'incredulità degli addetti ai lavori i quali, dopo essersi preparati per la ripartenza a fine mese, come da indicazioni precedenti, avevano nuovamente cambiato i piani ed erano tornati a operare in linea con i consigli del governo sulla ripartenza accelerata delle attività economiche, successivamente adottati, dai quali si era capito che anche i betting shop potevano riaprire da lunedì 8 giugno. Ma a quanto pare, così non è. O, meglio, le regole sembrano essere cambiate in corso d'opera con la Irish Bookmakers Association (Iba) sta cercando di ottenere chiarimenti sulle regole dal governo irlandese.