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'Connecting differences', l'Easg 2022 entra nel vivo

07 settembre 2022 - 08:27

All'Easg - European conference on gambling studies and policy issues si parla di norme statali, Gap nelle donne, prevenzione, match fixing e pubblicità.

Scritto da Redazione
'Connecting differences', l'Easg 2022 entra nel vivo

Oslo - Nuova giornata di appuntamenti all'Easg, l'European conference on gambling studies and policy issues (Associazione europea per lo studio del gioco d'azzardo), in calendario fino al 9 settembre al Thon Ullevaal Stadion Hotel di Oslo, in Norvegia.

All'insegna del motto, che è anche il titolo dell'evento di quest'anno, "Connecting differences", con l'obiettivo di mettere in connessione le diverse esperienze di diversi Paesi, oltre ai diversi punti di vista tra industria, politica, regolatori e comunità scientifica e accademica.

 

Oggi, 7 settembre, il programma comincia con gli interventi del ministro della Cultura e dell'uguaglianza, Anette Trettebergstuen, e del presidente del Comitato esecutivo dell'Easg, segretario generale di European lotteries, Arjan van 't Veer, per poi entrare nel vivo con il panel “Il modello norvegese”, modera il segretario generale Pieter Remmers.

Al tavolo dei relatori ci sono: Henrik Nordal, Autorità norvegese per il gioco d'azzardo e la fondazione; Bjørn-Helge Hoffman, Norsk Tipping; Camilla Garmann, Norsk Rikstoto; Ståle Pallesen, Università di Bergen.

 

A seguire il panel “La normativa e il ruolo del settore”, con la moderazione
di Birgitte Sand, consulente senior nella regolamentazione del gioco d'azzardo ed ex capo della Danish gambling authority. Qui a confrontarsi sul tema sono René Jansen, Ceo Gambling authority the Netherlands e chairman of Gaming regulators european forum; Per Jaldung, Ceo di Casino Cosmopol, Svezia, e presidente della European casino association, Belgio; Russel Mifsud, Kpmg, Malta; Pontus Lindwall, Betsson Ab, Malta.
 
Nel pomeriggio sono in agenda alcune sessioni parallele.
“Regolatori, fino a che punto andiamo?”, con la moderazione di Peter-Paul de Goeij, e gli interventi “L'arte oscura del proibizionismo”, a cura di Paul Newson, Senet Advisory, Australia; “Regime olandese di gioco a distanza: problemi iniziali o problemi più profondi?”, a cura di Alan Littler, Kalff Katz & Franssen, Paesi Bassi; “Regolamentazione dei casinò resort integrati in Asia: Macao, Singapore e Giappone”, a cura di Jorge Godinho, Università di Macao, Cina; “È meglio un modello di localizzazione di casinò in cluster o isolato?”, a cura di Douglas Walker, College di Charleston, Stati Uniti; “La madre di tutte le controversie sul gioco: Insights from British parliament records”, a cura di Daniel Waugh, Regulus Partners, Regno Unito.
 
La seconda sessione parla di “Nuove frontiere nei disturbi delle donne: una prospettiva femminile internazionale nella clinica e nella ricerca” e vede come moderatori Fulvia Prever e Belle Gavriel-Fried.
Questi i focus: “Problemi di maternità, genitorialità e gioco d'azzardo? Risultati di un'indagine sulla popolazione svedese”, a cura di Jessika Spångberg, Agenzia per la salute pubblica svedese, Svezia; “Modello di motivazione al gioco per le donne anziane polacche dipendenti e non dipendenti dal gioco – I risultati di uno studio qualitativo”, a cura di Bernadeta Lelonek-Kuleta, Università di Lublino, Polonia; “Rischio e moderazione – Il comportamento delle donne in Sud Africa – Uno studio esplorativo”, a cura di Linda de Vries, Università di Città del Capo, Sud Africa; “Ristabilire le relazioni nella prospettiva del recupero-donna”, a cura di Belle Gavriel-Fried, Bob Shapell School of Social Work, Israele; “Esplorare le motivazioni del gioco e il percorso di sviluppo delle giocatrici illegali”, a cura di Artemis Leung, Università di Hong Kong, Sar, Cina; “Programma residenziale femminile”, Harp Edwards, Gordon Moody, Regno Unito; “Approccio di genere nei disturbi del gioco dopo la pandemia: un nuovo manuale internazionale sull'approccio di genere”, a cura di Fulvia Prever, SUN(N)COOP, Italia.
 
A conclusione è in programma la tavola rotonda: "Niente sarà più lo stesso. Cosa abbiamo imparato sulla dipendenza dal gioco d'azzardo delle donne dopo la pandemia?”.
 
La terza sessione si concentra su “La ricerca, a tutto tondo”, con la moderazione di Willem Keessen.
Questi gli interventi: “Nessun cambiamento nella prevalenza del gioco d'azzardo problematico in Svezia non significa che nulla sia cambiato”, di Ulla Romild, Agenzia di sanità pubblica svedese, Svezia; “Comportamento suicidario, ideazione e gioco d'azzardo disordinato: una revisione sistematica e una meta-analisi”, di Jim Rogers, Università di Lincoln, Regno Unito; “Confrontando il rapporto tra servizio militare e gioco d'azzardo problematico tra uomini e donne”, di Mark van der Maas, Rutgers, The State University of New Jersey, Stati Uniti; “Stato civile e probabilità di disturbo da gioco: uno studio longitudinale basato sui dati del registro nazionale”, di André Syvertsen, Università di Bergen, Norvegia; “Gioco d'azzardo e gioco d'azzardo problematico in Germania: risultati di un'indagine sulla popolazione in modalità mista nel 2021”, di Gerhard Meyer, Università di Brema, Germania.
 
La quarta sessione ruota attorno al tema “Scommesse/partite truccate e pubblicità di un conflitto di interessi?”, con la moderazione di Philippe Vlaemminck.
I focus sono: “Un approccio nazionale contro le partite truccate: il caso dell'Austria”, a cura di Severin Moritzer, Play Fair Code, Austria; “Pratiche di scommesse tra i giocatori nei campionati portoghesi: dai comportamenti culturali a quelli illegali”, a cura di César de Cima, Iscte – Istituto universitario di Lisbona, Portogallo; “Il divieto di pubblicità e sponsorizzazione del gioco d'azzardo non funziona!”, a cura di Valerie Peano, Egla, Italia; “Monitoraggio degli annunci di giochi d'azzardo online: la Svezia come anteprima dei Paesi Bassi?”, a cura di Flóra Felsö, Kansspelautoriteit, Paesi Bassi; “Blinker obbligatori: una rapida revisione e un'analisi delle lacune delle strategie pubblicitarie e di marketing del gioco d'azzardo e dei recenti cambiamenti nei comportamenti di gioco in Europa”, a cura di Kevin McMahon, University College Dublin, Irlanda.
 
La quinta sessione è intitolata “La prevenzione dappertutto”, con la moderazione di Malcom Bruce.
I temi sono “Prevenzione della dipendenza dal gioco nel settore del gioco d'azzardo statale: i giocatori problematici sono raggiunti?”, di Anke Quack, Kompetenzzentrum Spielerschutz & Prävention, Centro universitario Magonza, Germania; “Cosa fare e cosa non fare nella prevenzione del gioco d'azzardo a rischio”, di Eija Helena Pietilä e Teresa Tenkanen, Associazione finlandese per la prevenzione dell'abuso di sostanze Ehyt, Finlandia; “Utilizzo da parte dei giocatori di misure per prevenire problemi di gioco e ridurre i danni”, di Jonny Engebø, Autorità norvegese per il gioco d'azzardo, Università di Bergen, Norvegia; “Formazione di professionisti per l'erogazione di un programma di prevenzione nelle scuole (Prize) con gli adolescenti: valutazione dell'efficacia attraverso molteplici indicatori”, di Maria Anna Donati, Sapienza – Università di Roma, Italia; “Gioco d'azzardo senza contanti: prospettive dei consumatori sui rischi e sui vantaggi dei sistemi di pagamento digitali per le macchine da gioco elettroniche” di Thomas Swanton, Università di Sydney, Australia.
 
La giornata si chiude con la sessione “Esperienza vissuta”, una tavola rotonda con Matt Smith, Betknowmore, Regno Unito; Feite Hofman e Johan Dokter, Agog, Paesi Bassi; Daniel Harre, Spelberoendes Riksförbund, Svezia.
 

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