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L’Ecuador vieta la pubblicità delle scommesse sportive e la Lega calcio fa ricorso

31 agosto 2023 - 17:18

Succede anche in Ecuador, dove l'esecutivo blocca la pubblicità delle scommesse sportive, mettendo in ginocchio il mondo dello sport, che insorge.

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Il governo dell'Ecuador, in un atto presieduto dal leader Guillermo Lasso, ha sottoscritto ed emanato il regolamento generale relativo alla Legge Organica della Comunicazione, che vieta la pubblicità di "qualsiasi tipo di sistema di scommesse o pronostico sportivo".

"È vietata la pubblicità ingannevole, nonché qualsiasi tipo di pubblicità o propaganda di pornografia infantile, sigarette, sostanze stupefacenti e qualsiasi tipo di sistema di scommesse o di pronostico sportivo", si legge nell'articolo 56, entrato in vigore alla data della sua firma, alla fine di agosto.

Qualche mese fa, a giugno, la Corte Costituzionale dell'Ecuador ha approvato una riforma fiscale che stabilisce una nuova tassa unica per gli operatori e i tifosi delle scommesse sportive, che verrà riscossa a partire dal 1° gennaio 2024. In Ecuador, ci sono circa 26 siti di scommesse e scommesse sportive operativi.

Di fronte a questo nuovo scenario, la Lega Professionistica di Calcio dell'Ecuador - conosciuta come LigaPro - ha espresso il suo "forte rifiuto" e la sua "protesta più energica" contro la decisione del Governo. "Questo divieto non solo ha un impatto diretto sulla salute finanziaria del calcio e dell'industria dell'intrattenimento, ma evidenzia anche una tendenza preoccupante da parte dell'attuale governo riguardo all'industria dello sport", osservano dall'organismo.

In un lungo comunicato la LigaPro ha inoltre annunciato che intraprenderà le opportune azioni legali contro questo provvedimento. "Intraprenderemo azioni legali per contestare questa decisione incostituzionale e pregiudizievole per l'industria del calcio in Ecuador. Non possiamo permettere che venga indebolita la nostra Costituzione e la distruzione di uno dei pochi spettacoli che mantengono lo spirito del nostro paese", spiegano ancora dalla Liga. 
Sottolineando inoltre che "sembra che il governo non sia nemmeno a conoscenza del fatto che i club hanno stabilito i rispettivi budget a lungo termine sulla base di queste entrate, proprio anche per i pagamenti ai loro giocatori, allenatori, fornitori e altri partecipanti a questo settore".
"Questo nuovo divieto aggiunge un ulteriore elemento di incertezza e difficoltà, rischiando di aggravare ulteriormente la già delicata situazione finanziaria in cui si trovano molti protagonisti del mondo dello sport e dello spettacolo", avverte l'associazione sportiva.
"Come attori impegnati nello sviluppo dello sport e della società ecuadoriana, respingiamo categoricamente questo nuovo attacco al calcio, agli investimenti e all'intrattenimento. Chiediamo il rispetto dei nostri principi fondamentali e la considerazione dell'importanza degli investimenti pubblicitari nei pronostici sportivi per la sostenibilità del il nostro sport", conclude la nota di LigaPro, che ha quindi annunciato battaglia, contro un provvedimento preso in via estemporanea che non consente alle società sportive di trovare alternative.

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