Olanda: accordo tra Gaming authority e Cloudflare per contrastare i fornitori illegali

La Gaming authority olandese ha recentemente stretto un accordo con Cloudflare (società americana che si occupa di content delivery network, servizi di sicurezza internet e servizi di Dns distribuitiper) per contrastare in modo ancora più efficace le offerte di gioco con vincita illegali. Secondo quanto riportato sul sito dell’ente regolatore, in precedenza la Ksa aveva imposto a Cloudflare due istruzioni per bloccare le offerte illegali con l'obiettivo di bloccarne l’agevolazione. Le discussioni successive hanno rivelato che ciò era tecnicamente impossibile e per questo motivo l’ente regolatore ha successivamente ritirato questi vincoli.

La Ksa ha per questo indagato sui alcuni siti web affiliati e dal momento che non è stato possibile determinarne l'identità, è stato chiesto a Cloudflare, in qualità di fornitore di servizi Internet, di interrompere la fornitura con loro. Nella conversazione che ne è seguita è emerso chiaramente che Cloudflare stessa non può adottare misure per porre fine alla violazione ma può fornire informazioni che possono aiutare a combattere il gioco illegale. Per questo motivo le istruzioni vincolanti sono state ritirate e sono stati stipulati accordi per combattere l'approvvigionamento illegale.

Gli accordi stipulati implicano che la Ksa può interrogare attivamente Cloudflare nelle sue indagini per fornire maggiori informazioni sui fornitori di gioco illegali. Le informazioni fornite possono quindi essere utili per le indagini condotte dall’ente regolatore che hanno l'obiettivo di porre fine al gioco illegale. I fornitori e gli affiliati illegali fanno tutto il possibile per evitare sanzioni, motivo per cui spesso è difficile risalire ai proprietari e agli hosting di questi siti web.

Nei Paesi Bassi è vietato offrire giochi senza la licenza della Ksa. Anche la promozione del gioco illegale non è consentita dalla legge. Per preservare il gioco sicuro, la Gaming authority adotta varie misure, ad esempio costruendo barriere ai fornitori di servizi di pagamento o ai fornitori di servizi Internet. Garantendo che questi intermediari non offrano più i loro servizi le forniture illegali vengono rese più difficili o addirittura interrotte del tutto.