"Abbiamo un mercato del gioco d'azzardo autorizzato basato sul concetto che chiunque voglia giocare può farlo in tutta sicurezza. Pertanto, i provider hanno il dovere di prendersi cura dei propri giocatori e devono rispondere in modo appropriato in caso di gioco eccessivo."
Commenta così Michel Groothuizen, presidente della Ksa, l'autorità per la regolamentazione del gioco olandese, la notizia della prima multa inflitta dall'ente a uno dei suoi licenziatari.
La Ksa, infatti, ha imposto una multa di 734.000 euro a un fornitore che non ha tutelato adeguatamente i giovani adulti dal gioco d'azzardo eccessivo e dalla dipendenza dal gioco d'azzardo.
"Le società di gioco d'azzardo", ricorda Ksa nel comunicato che annuncia la sanzione, "hanno il dovere di prendersi cura dei giocatori e di proteggerli il più possibile dal gioco eccessivo e dalla dipendenza dal gioco d'azzardo. Per quanto riguarda l'Arabia Saudita, il fornitore in questione non ha sufficientemente rispettato questo dovere di diligenza e pertanto verrà multato".
E fa sapere che l'Arabia Saudita ha avviato un'indagine dopo aver ricevuto segnalazioni di gravi perdite subite da giovani adulti. In questo studio, sono stati esaminati presso il provider 10 file selezionati di giocatori con le perdite più ingenti e sono state riscontrate violazioni in tutti i file. Si trattava di giocatori giovani (dai 18 ai 23 anni) che perdevano decine di migliaia di euro, spesso in un lasso di tempo relativamente breve.
"Abbiamo intensificato la nostra supervisione del dovere di diligenza online", aggiungne Groothuizen, "e adottiamo misure severe contro violazioni come quelle che riscontriamo qui, perché non vogliamo davvero che i fornitori continuino a mancare in questo modo per quanto riguarda il loro dovere di diligenza, soprattutto nei confronti dei giovani giocatori vulnerabili".
Di solito, l'Arabia Saudita pubblica anche il nome del titolare della licenza, spiegano ancora da Ksa, perché questo mette in guardia i consumatori sul comportamento del fornitore e perché dimostra quanto sia importante il dovere di diligenza, ma aggiunge che "non lo faremo in questo messaggio, perché la parte interessata ha richiesto un'ingiunzione provvisoria al tribunale per impedire la divulgazione. Il giudice ha stabilito che la questione se la multa sia stata correttamente imposta è troppo complicata per poter rispondere ora. Finché l'Arabia Saudita non avrà risposto a tale domanda nell'obiezione, il nome del fornitore non potrà essere effettivamente menzionato, per quanto riguarda il giudice. Se in una fase successiva del procedimento legale dovesse emergere che le informazioni potrebbero essere rese pubbliche, l'Arabia Saudita nominerà immediatamente la parte".