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Rhodes (Gc Uk): ‘Per l’industria del gioco un quadro migliore a livello di vertice’

01 marzo 2024 - 10:59

Andrew Rhodes, dalla Gambling commission Uk, interviene durante l'assemblea generale annuale del Bgc. Tanti i passi avanti da campiere nel settore del gioco ma ‘a livello di vertice c’è un quadro migliore’.

Scritto da Redazione
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È un momento cruciale per il mondo del gioco anche in Inghilterra in cui ci si aspetta un cambiamento importante a livello normativo. In questo contesto storico si è appena conclusa l'assemblea generale annuale del Betting and gaming council (Bgc), la prima dopo la pubblicazione del Libro bianco sul gioco, che si è svolta all'Institution of Civil engineers nel centro di Londra. È un momento di revisione irripetibile, quello che sta toccando il Regno Unito, perché le normative sul gioco incidono su un settore composto da 110mila posti di lavoro e che genera 7,1 miliardi di sterline per l'economia raccogliendo 4,2 miliardi di sterline in tasse.

In questo vertice sono intervenuti il ministro del gioco Stuart Andrew, il ministro del gioco ‘ombra’ Stephanie Peacock e l'amministratore delegato della Gambling commission Andrew Rhodes. Quest’ultimo ha sottolineato come gli ultimi anni tra pandemia, lungo periodo di gestazione della Gambling act review e del Libro bianco non siano stati certamente facili

Negli ultimi due anni circa - spiega Rhodes - e in particolare negli ultimi 12-18 mesi, abbiamo notato una differenza molto chiara nei livelli di conformità tra gli operatori che abbiamo valutato, in particolare dove c’erano aree precedenti che necessitavano di essere migliorate. Il quadro è molto più positivo. Nel corso del prossimo anno e oltre, la commissione si concentrerà sugli operatori che classifichiamo come di livello 2, 3 e 4. La nostra preoccupazione è che la ‘conformità’ sia inferiore in alcune di queste aree. Inoltre i dati indicano anche la possibilità che clienti a rischio più elevato si possano spostare verso alcuni di questi operatori.”

“Da un punto di vista normativo – rimarca l’amministratore delegato della Gambling commission - non può essere accettabile che gli operatori facciano i cambiamenti e gli investimenti necessari per promuovere standard più elevati, solo per osservare potenzialmente altri nello stesso mercato che sembrano farla franca con standard più bassi. È qui che ci concentreremo gran parte del nostro impegno nel prossimo anno: garantire che gli standard richiesti siano rispettati a tutti i livelli.”

Nonostante gli anni difficili appena trascorsi Rhodes evidenzia che “abbiamo visto un quadro migliore, a livello di vertice, anche per l’industria del gioco. Per la prima volta, il rendimento lordo del settore (Ggy) in Gran Bretagna ha superato i 15 miliardi di sterline nell'anno fino a marzo 2023. E ciò mostra un aumento del 6,6 percento rispetto al Ggy nelle ultime statistiche pre-Covid in nostro possesso. Ciò ovviamente non tiene conto dei diversi fattori che il settore deve affrontare che non sono nemmeno in crescita. Nello stesso arco di tempo il Ggy online è cresciuto del 13,3 percento. Ciò a fronte di un settore terrestre che, sebbene in ripresa, vede ancora una partecipazione in calo rispetto ai tempi pre-Covid.”

Tuttavia secondo l’amministratore delegato della Gambling commission ci sono ancora delle questioni da risolvere, tra cui senza dubbio il gioco online illegale considerato “un rischio strategico che mina il quadro normativo e crea condizioni di concorrenza ineguali per tutti voi. L’obiettivo principale degli operatori illegali online – almeno in Gran Bretagna – sono coloro che sono già vulnerabili, in particolare gli autoesclusi, e la lotta contro questi siti web è fondamentale per il nostro lavoro in questo ambito. Da parte nostra, la Commissione ha intensificato il lavoro in questo settore, dotandola di maggiori risorse dopo l’ultima revisione delle tariffe e costruendo rapporti significativi con altri settori e autorità di regolamentazione per contribuire ad affrontare la questione più a monte, bloccando i pagamenti, cancellando i siti web e cercando in tutti i modi di cercare frustrare e cacciare gli operatori illegali.”

Fondamentale anche la collaborazione con gli altri enti regolatori: “Gran parte del nostro lavoro in questo ambito - prosegue Rhodes - avviene ancora attraverso la collaborazione con i nostri colleghi regolatori del gioco all’estero. Pertanto accogliamo con favore la creazione di un gruppo di lavoro da parte dell'Associazione internazionale dei regolatori del gioco d'azzardo (Iagr) per aiutare ad affrontare meglio questo problema tra i suoi membri. Si tratta di una questione di crescente importanza in tutto il mondo. E anche se sono sicuro che molti di voi lo apprezzano, direi anche che i vantaggi di questo lavoro sono una strada a doppio senso. Non mi piacerebbe essere contattato da altri regolatori del gioco per parlarmi di operatori britannici che agiscono senza licenza altrove.”

A conclusione del suo discorso l’amministratore delegato della Gambling commission spiega che “un altro lavoro collegato al Libro bianco e sul quale abbiamo ricevuto recentemente importanti feedback riguarda il modo in cui misureremo la partecipazione al gioco e l'impatto del gioco in futuro. Il viaggio verso il Gambling survey for Great Britain (Gsgb), come sarà noto, è iniziato quando ci siamo consultati nel dicembre 2020. Oggi abbiamo pubblicato le nostre prime statistiche ufficiali secondo la nuova metodologia, con la pubblicazione di nuovi dati sulla partecipazione al gioco d'azzardo. Questo è un grande momento, ma lo è stata anche la pubblicazione, la scorsa settimana, della valutazione indipendente del Professor Sturgis sia sulla nostra nuova metodologia che sul nostro approccio al suo sviluppo."

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