Il Senato rumeno ha approvato mercoledì scorso, 1 marzo, in plenaria, una bozza di legge finalizzata a limitare la pubblicità audiovisiva per il gioco d'azzardo e le scommesse sportive. La misura è stata approvata con 80 voti favorevoli e due astensioni. Ora la parola passa alla Camera, che deciderà sulla definitiva approvazione della nuova norma.
Il testo finale della bozza di legge è stato oggetto di diverse revisioni da parte delle commissioni Giuridica e Cultura e prevede ora, tra le principali disposizioni, che gli annunci pubblicitari siano consentiti solo tra le 23 e le 6 del mattino, mentre le i cartelloni pubblicitari dovranno avere una misura inferiore ai 3 metri quadrati, ma non potrà promuovere premi in denaro o beni materiali.
La bozza di legge è stata presentata in seguito alla presentazione di un progetto di legge del deputato del Pnl Adrian Cozma, sostenuto anche da una parte della società civile, che ha raccolto oltre 115.000 firme a favore dell'iniziativa. La proposta iniziale puntava al divieto totale di qualsiasi forma di pubblicità per casinò, giochi d'azzardo o scommesse, ma è stata poi modificata dai senatori delle commissioni Legalità e Cultura con l'accettazione di alcuni emendamenti dei senatori Alina Gorghiu e Daniel Fenechiu, sempre del Pnl.
Alcuni emendamenti proposti dai senatori liberali prevedono la possibilità di inserire il logo e il nome dell'azienda nelle pubblicità consentite durante il giorno, tra le 6 e le 23, con l'aggiunta del messaggio "Sii responsabile" e quello che ricorda il divieto per i minori di 18 anni di partecipare al gioco d'azzardo.
Tra le varie proposte accettate quella del senatore dell'Udmr Turos Lorand, che prevede il divieto di qualsiasi forma di comunicazione commerciale audiovisiva per le attività di gioco d'azzardo con la partecipazione di personalità della vita pubblica, culturale, scientifica, sportiva o da altri soggetti che, per la loro celebrità, possono incoraggiare il gioco d'azzardo e le attività di scommesse sportive.
Il progetto di legge, come anticipato, verrà ora discusso dalla Camera dei deputati, che chiuderà la questione su questa materia.