Spagna, operatori gioco al Governo: 'Tutelare posti di lavoro del settore'
Le principali associazioni di rappresentanza del gioco della Spagna uniscono le forze per chiedere al Governo di tutelare l'occupazione e dire no a nuove norme per la chiusura delle attività.
Un accordo statale a favore della tutela dell'occupazione nelle imprese del gioco legale.
Lo hanno firmato nella mattinata di oggi, 21 giugno, alcune delle principali associazioni private dell'industria del gioco della Spagna, insieme all'Unione generale dei lavoratori (Ugt).
Da parte del settore dei giochi, erano presenti i rappresentanti di Anesar (Associazione spagnola degli imprenditori del gioco e delle sale ricreative), Cej (Confederazione spagnola delle organizzazioni degli imprenditori del gioco del bingo), Cejuego (Consiglio delle imprese di gioco) e Fejba (Federazione spagnola di bingo e chance games).
Nell'accordo firmato, le parti esprimono il loro impegno a collaborare per garantire che il gioco continui ad offrire un'offerta di svago sicura, responsabile e sostenibile, e che in parallelo dia un'occupazione stabile a migliaia di famiglie.
Questo settore, in Spagna come nel resto del mondo, Italia compresa, ha subito nell'ultimo anno gravi restrizioni sanitarie, derivate dalla pandemia causata dal Covid-19, che hanno influito notevolmente sulla redditività di molte delle aziende che lo compongono e hanno causato la perdita di numerosi posti di lavoro, sia di medie che piccole imprese e liberi professionisti. Una situazione che potrebbe finire per costringere alla chiusura di molti stabilimenti, cosa che genera grande preoccupazione nel settore e tra i suoi lavoratori.
l'industria e i suoi lavoratori. Anesar, Cej, Cejuego, Fejba e Ugt condividono le misure normative basate sulla promozione delle buone pratiche di gioco, ma sono preoccupati per le decisioni che si stanno prendendo in tutto il territorio spagnolo, che incidono direttamente sulla sostenibilità dell'attività e dei loro posti di lavoro, e criminalizzano le sue migliaia di professionisti.
Per Omar Rodríguez, responsabile Ospitalità e turismo di Ugt, “la regolamentazione del settore consente di conciliare gli interessi di tutte le parti, con un'attenzione particolare ai gruppi sociali più vulnerabili. La tutela dell'occupazione è una priorità fondamentale di questo accordo ed è pienamente compatibile con il resto dei quadri normativo e sociale”.
Anesar, Cej, CeJuego, Fejba e Ugt si impegnano a stabilire qualsiasi tipo di misura efficace volta a proteggere i gruppi più vulnerabili, come i minori e le persone che possono presentare un disturbo con l'attività, comprendendo che la soluzione comporta misure che colpiscono il pubblico e l'offerta di gioco privata in modo omogeneo e che rispondono alla realtà del settore.
L'accordo firmato chiede ai leader politici, sia a livello nazionale che regionale, di rispettare il lavoro svolto dalle migliaia di lavoratori che fanno parte di questo settore, che svolgono la loro funzione con i più alti valori etici e professionali. Parimenti, che il settore dei giochi sia incluso nei piani di aiuto delle pubbliche amministrazioni volti ad alleviare gli effetti del Covid-19 e che ogni misura che abbia un impatto sull'occupazione sia stabilita previo consenso di tutti gli attori che fanno parte dell'industria dei giochi, sempre con l'intento di evitare la chiusura di stabilimenti già aperti, e quindi prevenire la perdita di posti di lavoro.